Decreto Lavoro, dall’Assegno di inclusione al taglio del cuneo: ecco cosa prevede

(Alessia Pierdomenico/Shutterstock)

ROMA - Arrivano le tanto attese misure sul lavoro, con un decreto che arriva nel Consiglio dei ministri che il governo Meloni ha fortemente e simbolicamente voluto convocare per le 11 di oggi, 1 maggio, festa dei lavoratori

Dai 5,4 miliardi per il debutto dell'indennità di inclusione, che con l'addio al Reddito di cittadinanza arriverà dal 2024, al taglio del cuneo fiscale che sale di altri quattro punti per il periodo luglio-novembre di quest'anno, arrivando a quota 6 punti per redditi fino a 35mila euro e 7 punti fino a 25mila. Ma anche più fringe benefit, cioè premi aziendali non tassati (beni e servizi compresi i rimborsi delle bollette), per i lavoratori con figli: il tetto sale a 3mila euro. Ecco alcune delle novità emerse dall'ultima bozza del decreto.

TAGLIO DEL CUNEO FISCALE - Il taglio del cuneo fiscale e contributivo per cinque mesi (non più otto come nell'ipotesi iniziale) aumenterà di altri quattro punti: per i periodi di paga dal 1° luglio 2023 al 30 novembre 2023, l'importo del l'esenzione passerà dagli attuali due punti a sei punti per i redditi fino a 35mila euro e dagli attuali tre a sette punti per i redditi fino a 25mila euro.

FRINGE BENEFIT - Sale a 3.000 euro il tetto dei fringe benefit esentasse per i dipendenti con figli a carico. Per il solo 2023, la bozza indica che "il valore dei beni venduti e dei servizi prestati ai dipendenti con figli a carico, nonché le somme pagate o rimborsate dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze, non concorrono alla formazione del reddito".

ASSEGNO DI INCLUSIONE - Dal 1° gennaio 2024 arriverà la misura che sostituirà il reddito di cittadinanza, come misura di "lotta alla povertà, alla fragilità e all'esclusione sociale", rivolta alle famiglie in cui sono presenti disabili, minori o ultrasessantenni e che possono raggiungere 500 euro al mese (630 euro se composto da over 67 o con grave disabilità), a cui si aggiungono 280 euro al mese se vivono in affitto.

ASSEGNO DI INCLUSIONE/2 - L'Assegno di Accoglienza sarà erogato per diciotto mesi e potrà essere rinnovato, dopo un mese di interruzione, per ulteriori periodi di dodici mesi. Deve essere residente in Italia da almeno cinque anni e avere un ISEE non superiore a 9.360 euro. Per ricevere il beneficio è necessario registrarsi al Sistema Informativo per l'Inclusione Sociale e Lavorativa (Siisl).

STRUMENTO DI ATTIVAZIONE ALL'OCCUPAZIONE - Per chi può essere assunto, partirà dal 1° settembre 2023. Diventa obbligatoria la partecipazione a corsi di formazione, corsi di qualificazione professionale o progetti utili alla collettività. Il beneficio sarà di 350 euro e per un massimo di dodici mesi, non rinnovabile.

INCENTIVI ALLE ASSUNZIONI - Ai datori di lavoro privati che assumono i beneficiari dell'indennità di inserimento con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato sarà riconosciuta, per dodici mesi, l'esenzione dagli oneri previdenziali al 100%, fino al limite di 8 mila euro annui (50% se a tempo determinato o stagionale ).

ASSUNZIONI NEET - Tra le ipotesi ce n'è anche una che riguarda i datori di lavoro privati: se assumono dal 1° giugno al 31 dicembre 2023 under 30 NEET - giovani che non studiano e non lavorano - e che sono iscritti al Programma Operativo Nazionale" Iniziativa per l'occupazione giovanile" potranno richiedere di ottenere "un incentivo per un periodo di 12 mesi, nella misura del 60 per cento della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali".