Formazione: ISATT sceglie Bari per il suo esordio in Italia

BARI - “Living and Leading in the Next Era: Connecting Teaching, Research, Citizenship and Equity” (vivere e guidare la prossima era: collegare insegnamento, ricerca, cittadinanza ed equità). E’ questo il tema con lo sguardo al futuro della 20 esima Conferenza biennale ISATT 2023 che si svolgerà a Bari dal 3 al 7 luglio e che vedrà impegnati eminenti relatori e ricercatori nazionali ed internazionali nel dibattito scientifico sulla relazione tra insegnamento e ricerca. L’ISATT, International Study Association on Teachers and Teaching, è la più grande società scientifica internazionale nell’ambito della Formazione.

Fondata nel 1983 presso l’Università di Tilburg (Paesi Bassi) ISATT da 40 anni promuove network, studi e ricerche sul lavoro degli insegnanti con l’obiettivo principale di migliorare la qualità dell’insegnamento a tutti i livelli di istruzione e fungere da forum per promuovere i risultati della ricerca.

La Conferenza di studi sarà ospitata dal Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione dell’Università degli Studi di Bari “A.Moro”, diretto dalla Prof.ssa Loredana Perla promotrice della candidatura dell’Ateneo, un risultato che premia l’intero ambito accademico in quanto per la prima volta il Congresso Internazionale di Formazione ISATT si svolge in Italia. “Siamo onorati di essere stati accolti nella nostra candidatura e per la prima volta in Europa ospiteremo questo grande Congresso – dichiara la Direttrice del dipartimento Forpsicom dell’Università di Bari Prof.ssa Perla – vedremo l’arrivo di tantissimi ricercatrici e ricercatori da tutto il mondo. Ci sarà un confronto sui temi emergenti e più dibattuti nel contesto scientifico sulla didattica, sulla scuola, sulla formazione, sulle nuove traiettorie che la ricerca sta intraprendendo per rispondere alle sfide del nuovo millennio”.

La città di Bari rappresenta una sede straordinaria per i membri dell’ISATT che hanno l’opportunità di ritrovarsi dopo una così lunga assenza per poter riflettere sulle instabilità sociali e sui cambiamenti educativi causati dalla pandemia prima e dai conflitti mondiali oggi. L’antica Barium, infatti, è città dove tutto trova accoglienza, simbolo d’incontro, non solo perché nei secoli ha sempre rappresentato il ponte virtuale tra Oriente ed Occidente, tra Mediterraneo e Nord Europa, ma soprattutto perché, nell’attuale fase storica, intende mantenere fede alla sua naturale disposizione di apertura all’alterità, investendo nello scambio, nella collaborazione e nel dialogo con tutti.

“L’impatto di questo congresso sulla città –dichiara la Prof.ssa Perla – sarà notevole, perché prevediamo l’arrivo di un numero tra i 300 ed i 500 ricercatori. Siamo felicissimi di poter avere l’occasione di ospitare figure di altissimo profilo dal punto di vista scientifico e della ricerca, non soltanto per l’Università di Bari ma per la stessa città che ospiterà ricercatori in visita in Europa e in Italia per la prima volta. Per il capoluogo pugliese sarà un’ottima opportunità per far conoscere le sue straordinarie bellezze. La conferenza internazionale è aperta a tutti in quanto, oltre agli iscritti sono previste sessioni aperte al pubblico. E allora Vi aspettiamo numerosi ad ISATT 2023”.

Le sessioni di lavoro si svolgeranno in Ateneo e nelle aule del Centro Polifunzionale Uniba Ex Poste. Per ISATT 2023 i membri iscritti hanno presentato lavori sotto forma di abstract incentrati sulle relazioni tra insegnamento e ricerca promuovendo un miglioramento della comprensione del nesso tra ricerca (pedagogica, didattica, disciplinare, ecc.) e didattica (intesa come progettazione e organizzazione degli interventi, scelta delle strategie, criteri di valutazione, ecc.) non solo in ambito strettamente educativo e didattico, ma anche in settori nuovi come l’intervento socio-educativo.

Questi i temi su cui verteranno le sessioni di lavoro: - modelli passati e presenti di insegnamento, apprendimento e formazione degli insegnanti; - ricerca con metodo misto nell’insegnamento, nell’apprendimento e/o nella formazione degli insegnanti; - questioni metodologiche della didattica e della formazione a distanza degli insegnanti; - partnership nell’educazione: costruire culture tra scuole, comunità e famiglie; - coltivare l’appartenenza: praticare la diversità, l’equità e l’inclusione per tutti gli studenti; - pratiche innovative per l’insegnamento ibrido e la formazione degli insegnanti; - sfide politiche, democratiche e sociali nell’insegnamento e nella formazione degli insegnanti.

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