BARI - Tra i testimoni citati dalla difesa in aula ci saranno anche 20 ex pazienti del ginecologo barese Giovanni Miniello, per cercare di smontare le accuse di violenza sessuale e lesioni aggravate di cui il medico è stato chiamato a rispondere nel processo che riprenderà il prossimo 6 luglio. Si tratta di donne convinte che il professionista 69enne abbia sempre agito con la massima correttezza e che racconteranno come si sono svolte le visite e come erano disposti gli ambienti dello studio medico.
Ad aprile il tribunale del Riesame di Bari ha rigettato i due ricorsi presentati dalla Procura ritenendo che non sussistano i presupposti per la misura cautelare in carcere per il ginecologo, arrestato e posto ai domiciliari il 30 novembre 2021. L’arresto fu revocato dal gip il 22 aprile 2022 e sostituito con l’interdizione dalla professione (dalla quale era già sospeso) per 12 mesi.
Anche contro questa decisione i pm avevano presentato appello, ma il Tribunale l’ha respinto confermando anche in questo caso l’operato del gip.
Ad aprile il tribunale del Riesame di Bari ha rigettato i due ricorsi presentati dalla Procura ritenendo che non sussistano i presupposti per la misura cautelare in carcere per il ginecologo, arrestato e posto ai domiciliari il 30 novembre 2021. L’arresto fu revocato dal gip il 22 aprile 2022 e sostituito con l’interdizione dalla professione (dalla quale era già sospeso) per 12 mesi.
Anche contro questa decisione i pm avevano presentato appello, ma il Tribunale l’ha respinto confermando anche in questo caso l’operato del gip.