Laboratori di analisi, Cera (Fi): 'Giunta Emiliano vara riorganizzazione, un altro boccone amaro per Foggia'
BARI - “Proseguono i tagli draconiani della Giunta regionale al servizio sanitario erogato ai pugliesi: la Asl di Foggia ha messo il piede sull’acceleratore, dopo anni di inerzia, sull’applicazione della delibera n. 985/2017 della Giunta Emiliano con cui si procede alla riorganizzazione dei laboratori di analisi pubblici". Così in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Napoleone Cera.
"Per la Asl di Foggia - prosegue Cera - il boccone sarà amarissimo. Infatti, sopravvivono all’operazione “ghigliottina” della Giunta Emiliano, come laboratori “spoke” di base, solo quelli degli ospedali di San Severo, Cerignola e Manfredonia. Declassati a meri centri prelievi, invece, i laboratori territoriali della Asl di San Marco in Lamis, Foggia, Vico del Gargano, Vieste e Torremaggiore. Che significa e in cosa si traduce per i cittadini la nuova organizzazione? In attese, tanto per cambiare. Attese sempre più lunghe perché per l’elaborazione dei risultati ci saranno meno centri. Il cittadino, perciò, farà il prelievo e dovrà attendere chissà quanto tempo per conoscerne gli esiti. Senza contare, poi, la preoccupazione per il futuro dei dipendenti e per la loro ricollocazione altrove (questione che monitoriamo con la massima attenzione). Insomma, anche questa decisione sarà uno schiaffo insopportabile per i cittadini della Capitanata. Una scelta incomprensibile che non condividiamo e sarebbe il caso che governo regionale e Asl di Foggia si fermassero a riflettere, prima di fare altri gravi danni al servizio sanitario” conclude Cera.
"Per la Asl di Foggia - prosegue Cera - il boccone sarà amarissimo. Infatti, sopravvivono all’operazione “ghigliottina” della Giunta Emiliano, come laboratori “spoke” di base, solo quelli degli ospedali di San Severo, Cerignola e Manfredonia. Declassati a meri centri prelievi, invece, i laboratori territoriali della Asl di San Marco in Lamis, Foggia, Vico del Gargano, Vieste e Torremaggiore. Che significa e in cosa si traduce per i cittadini la nuova organizzazione? In attese, tanto per cambiare. Attese sempre più lunghe perché per l’elaborazione dei risultati ci saranno meno centri. Il cittadino, perciò, farà il prelievo e dovrà attendere chissà quanto tempo per conoscerne gli esiti. Senza contare, poi, la preoccupazione per il futuro dei dipendenti e per la loro ricollocazione altrove (questione che monitoriamo con la massima attenzione). Insomma, anche questa decisione sarà uno schiaffo insopportabile per i cittadini della Capitanata. Una scelta incomprensibile che non condividiamo e sarebbe il caso che governo regionale e Asl di Foggia si fermassero a riflettere, prima di fare altri gravi danni al servizio sanitario” conclude Cera.