TARANTO - “Se abbiamo una priorità in questa precisa fase storica
e politica è ritrovare la coesione che ha fatto grande la famiglia del
Partito Democratico”. Così Ubaldo Pagano, deputato pugliese del Partito Democratico.
“Quelle di Rinaldo - prosegue - sono parole forti e dettate da un legame profondo con la sua Città , perché chi lo conosce e conosce la realtà di Taranto sa bene che traducono la lunga sofferenza di una comunità che ha estremo bisogno di risposte dallo Stato. Ciò che però non possiamo consentirci è creare i presupposti per nuove divisioni al nostro interno, soprattutto dopo il duro lavoro che proprio in questi anni il PD ha fatto per la decarbonizzazione dell’ex Ilva. Un lavoro di cui tutti insieme, oggi, vogliamo vedere i frutti.”
“La linea di Elly Schlein ha semmai rafforzato la linea sulla prospettiva della transizione ecologica e dello spegnimento delle fonti inquinanti dell’acciaieria. È in questo senso fondamentale che chi vive e amministra i nostri territori deve mettersi al fianco della nuova segreteria per far comprendere la realtà e le esigenze di Taranto, trovando insieme le modalità per far sì che la transizione avvenga il prima possibile senza lasciare strascichi dietro di sé. E dobbiamo soprattutto non cadere nell’errore di far pagare ai lavoratori il prezzo di questo cambiamento radicale mettendoli dinanzi al ricatto occupazionale.”
“Se l’obiettivo è dare seguito a quanto abbiamo costruito finora - conclude Pagano -, bisogna tutti quanti insistere nel svegliare il Governo dal torpore in cui versa, chiedendo che lo Stato si impegni quanto prima a rilevare la maggioranza del capitale sociale dell’azienda, a mettere i soldi per accelerare il processo dì decarbonizzazione ed a prendere in carico le esigenze dei lavoratori. Al contrario, rifarsi a formule generiche e astratte come i cosiddetti sindaci moderati e pragmatici riportando le lancette indietro a una stagione, come quella renziana, che per fortuna il PD ha archiviato da tempo, è un esercizio inutile e contraddittorio, soprattutto considerata la posizione che lo stesso Renzi ha sempre tenuto su Taranto. Sono convinto che solo con il contributo e la collaborazione di tutti noi questo processo potrà avere l’esito sperato. Insomma, bisogna rimboccarsi le maniche e remare tutti nella stessa direzione, lasciando le incomprensioni da parte e lavorando ancora una volta per l’obiettivo che ci sta più a cuore, il riscatto di Taranto e della comunità tarantina.”
“Quelle di Rinaldo - prosegue - sono parole forti e dettate da un legame profondo con la sua Città , perché chi lo conosce e conosce la realtà di Taranto sa bene che traducono la lunga sofferenza di una comunità che ha estremo bisogno di risposte dallo Stato. Ciò che però non possiamo consentirci è creare i presupposti per nuove divisioni al nostro interno, soprattutto dopo il duro lavoro che proprio in questi anni il PD ha fatto per la decarbonizzazione dell’ex Ilva. Un lavoro di cui tutti insieme, oggi, vogliamo vedere i frutti.”
“La linea di Elly Schlein ha semmai rafforzato la linea sulla prospettiva della transizione ecologica e dello spegnimento delle fonti inquinanti dell’acciaieria. È in questo senso fondamentale che chi vive e amministra i nostri territori deve mettersi al fianco della nuova segreteria per far comprendere la realtà e le esigenze di Taranto, trovando insieme le modalità per far sì che la transizione avvenga il prima possibile senza lasciare strascichi dietro di sé. E dobbiamo soprattutto non cadere nell’errore di far pagare ai lavoratori il prezzo di questo cambiamento radicale mettendoli dinanzi al ricatto occupazionale.”
“Se l’obiettivo è dare seguito a quanto abbiamo costruito finora - conclude Pagano -, bisogna tutti quanti insistere nel svegliare il Governo dal torpore in cui versa, chiedendo che lo Stato si impegni quanto prima a rilevare la maggioranza del capitale sociale dell’azienda, a mettere i soldi per accelerare il processo dì decarbonizzazione ed a prendere in carico le esigenze dei lavoratori. Al contrario, rifarsi a formule generiche e astratte come i cosiddetti sindaci moderati e pragmatici riportando le lancette indietro a una stagione, come quella renziana, che per fortuna il PD ha archiviato da tempo, è un esercizio inutile e contraddittorio, soprattutto considerata la posizione che lo stesso Renzi ha sempre tenuto su Taranto. Sono convinto che solo con il contributo e la collaborazione di tutti noi questo processo potrà avere l’esito sperato. Insomma, bisogna rimboccarsi le maniche e remare tutti nella stessa direzione, lasciando le incomprensioni da parte e lavorando ancora una volta per l’obiettivo che ci sta più a cuore, il riscatto di Taranto e della comunità tarantina.”