FRANCESCO GRECO - Piccoli chef crescono. A Nardò (Lecce). Al “Percorso dell’olio e del vino”, della “Vetrina del Gusto”. Dove è avvenuto un fertile passaggio di conoscenze fra le generazioni scagliato nel futuro in progress che fa ben sperare.
“Abbiamo insegnato loro a usare i prodotti locali, in una parola: a mettere le mani in pasta…”, spiega soddisfatto dell’esito lo chef executive pluri-stellato Mirko Antonio Vigna (Messapia Hotel & Resort, S. Maria di Leuca) delineando il concept intimo della manifestazione durata ben 5 giorni e che nel suo percorso ha visto la presenza del delegato alle attività produttive Lele Manieri, lo chef di “Masseria Stellato” Giorgio Falconieri (formatore presso diversi enti nella Provincia di Lecce), Pino de Luca, scrittore e gastronomo e il Presidente del Consiglio Comunale Antonio Tondo.
Ma cosa è successo di preciso? Semplice: i bambini delle scuole elementari della città - che, secondo la leggenda, è nata sulla roccia là dove un toro con un colpo dello zoccolo fece zampillare l’acqua - hanno preparato le pucce salentine con cipollata, l’oliva nera detta “cellina di Nardò”, mandorle e noci. Tutto rigorosamente a km zero.
Non si sono fermati al pane più antico della memoria del territorio. Sempre sotto lo sguardo attento di Vigna (delegato regionale dell’AIC, Associazione Italiana Cuochi), in una delle giornate della manifestazione hanno preparato la pasta fresca, nello specifico le orecchiette e i maccheroni, conditi in successione con pomodorino giallo d’inverno e olio monocultivar, sempre estratto dalla spremitura della generosa “cellina di Nardò”, con la cottura in pentolo.
Potevano mancare i taralli, altro prodotto un sacco iconico di Terra d’Otranto, che riecheggia il suo nobile passato intriso degli odori del Mediterraneo? Infatti gli scolaretti nel ruolo di chef hanno prodotti i taralli con olio d’oliva, vino bianco e finocchietto della macchia mediterranea, e ancora la focaccia barese con semola rimacinata di Altamura. E ancora in seguito i biscotti con pasta frolla all’olio d’oliva, dove i ragazzi si sono divertiti a dar loro le forme più varie.
Insomma, con una lodevole sinergia di forze e di intenti, si sono poste le basi affinché il settore trainante della ristorazione abbia buone professionalità. Il che lascia tutti con un raggio di sole e di ottimismo nel cuore.
In primis Mirko, che infatti conclude: “Abbiamo visto un forte entusiasmo da parte di tutti i ragazzi, siamo certi di aver centrato il nostro obiettivo: far leva sulle nuove generazioni”. Un bel like.