BARI - Da oggi le cittadine e i cittadini pugliesi potranno beneficiare di un supporto psicologico di base gratuito. La legge, che vede come prima firmataria la presidente del Consiglio regionale, Loredana Capone, è stata approvata all’unanimità nella seduta consiliare odierna e prevede che la figura dello psicologo di la base sia inserita in ciascuno dei distretti sociosanitari pugliesi lavorando in stretta sinergia con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta. I costi dell'assistenza prestata saranno a carico del Servizio Sanitario Regionale: 450mila euro per il 2024 e un milione e mezzo l’anno dal 2024 in poi. È prevista, inoltre, l’istituzione di un Osservatorio regionale con funzioni di controllo, programmazione e indirizzo sulle attività svolte.
“Una legge giusta - ha detto la Presidente Capone - che riconosce a tutte e tutti, indipendentemente dal fatto che possano permetterselo o no, il diritto sacrosanto a prendersi cura della salute mentale propria o di chi gli sta accanto. Prezioso il supporto dell’assessore Palese, del Dipartimento regionale della salute tutto, delle tante associazioni impegnate sui territori. Questa legge è l’esempio che quando la politica esce fuori dal palazzo e si mette in ascolto della comunità i frutti sono sempre buoni e si fanno fertilizzante per un benessere che è necessità e diritto al tempo stesso, un diritto che non può e non deve essere in alcun modo legato alle possibilità economiche dei cittadini. Diversamente verrebbe meno il senso di Stato, e verrebbe meno l’art. 32 della nostra Costituzione secondo cui ‘La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività’. Vogliamo essere la Puglia di tutti, quella che non si gira dall’altra parte quando incontra una fragilità, al contrario, la guarda negli occhi e trova la migliore soluzione possibile. Come nel caso, appunto, della salute mentale. Lo psicologo di base era ed è fondamentale perché se un disturbo viene riconosciuto e trattato subito c’è una speranza in più che non diventi malattia e quella speranza per chi ti ama vale più di tutto”.
Una figura, quello dello psicologo di base, sempre più necessaria, anche in Puglia. Stando all’ultimo sondaggio BiDiMedia, condotto tra i cittadini maggiorenni pugliesi tra il 9 dicembre 2021 ed il 23 gennaio 2022, infatti, un pugliese su tre ha usufruito, almeno una volta nel corso della propria vita, di un colloquio o un intervento da parte di uno psicologo, dato che cresce fino al 38% tra le donne, al 46% tra gli under 45 e al 44% tra chi ha un titolo di studio elevato (laurea o diploma).
“Una legge giusta - ha detto la Presidente Capone - che riconosce a tutte e tutti, indipendentemente dal fatto che possano permetterselo o no, il diritto sacrosanto a prendersi cura della salute mentale propria o di chi gli sta accanto. Prezioso il supporto dell’assessore Palese, del Dipartimento regionale della salute tutto, delle tante associazioni impegnate sui territori. Questa legge è l’esempio che quando la politica esce fuori dal palazzo e si mette in ascolto della comunità i frutti sono sempre buoni e si fanno fertilizzante per un benessere che è necessità e diritto al tempo stesso, un diritto che non può e non deve essere in alcun modo legato alle possibilità economiche dei cittadini. Diversamente verrebbe meno il senso di Stato, e verrebbe meno l’art. 32 della nostra Costituzione secondo cui ‘La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività’. Vogliamo essere la Puglia di tutti, quella che non si gira dall’altra parte quando incontra una fragilità, al contrario, la guarda negli occhi e trova la migliore soluzione possibile. Come nel caso, appunto, della salute mentale. Lo psicologo di base era ed è fondamentale perché se un disturbo viene riconosciuto e trattato subito c’è una speranza in più che non diventi malattia e quella speranza per chi ti ama vale più di tutto”.
Una figura, quello dello psicologo di base, sempre più necessaria, anche in Puglia. Stando all’ultimo sondaggio BiDiMedia, condotto tra i cittadini maggiorenni pugliesi tra il 9 dicembre 2021 ed il 23 gennaio 2022, infatti, un pugliese su tre ha usufruito, almeno una volta nel corso della propria vita, di un colloquio o un intervento da parte di uno psicologo, dato che cresce fino al 38% tra le donne, al 46% tra gli under 45 e al 44% tra chi ha un titolo di studio elevato (laurea o diploma).
E' fuor di dubbio che si una buona legge, giunta persino in ritardo, per la sanità regionale. . Resta il fondatissimo dubbio su quale sarà il motivo principale per cui i pugliesi si rivolgeranno allo psicologo di base...Forse per le lunghissime liste d'attesa del sistema sanitario regionale a cui sono costretti?
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