Torna in libreria Gaetano Mele con le sue poesie 'Tra cielo e terra'
VITTORIO POLITO - Torna in libreria il poeta Gaetano Mele con la sua nuova
raccolta di poesie “Tra cielo e terra” (WIP Edizioni), con prefazione di Alessandro
Lattarulo che cura anche la ‘Collana di Narrativa e poesia’.
La poesia è la capacità di produrre composizioni in versi, seguendo leggi metriche o altre forme di restrizione. Il poeta è chi compone poesie o opere poetiche. A sua volta la poesia può essere epica, lirica, drammatica, dialettale, colta, ecc. Chi ha il gusto e il sentimento del bello, è dotato di fervida fantasia e di particolare sensibilità e a Mele non mancano queste qualità che si possono verificare nella lettura delle silloge del suo ultimo tascabile che riporta per la maggior parte poesie in lingua con l’aggiunta di qualche chicca in dialetto barese al quale Gaetano è particolarmente affezionato.
Mele ha la capacità di comporre sia la poesia “tradizionale” che quella dialettale. Infatti ha pubblicato alcuni testi: “Parole al vento” (Favia), “S’appiccene penzìere” (Progedit), “Naufragar amando” e “Battito d’ali” (entrambi WIP) a cui si aggiunge “Tra cielo e terra”. Ma Mele è anche coautore con Giuseppe Gioia e Francesco Signorile del dizionario barese/italiano e italiano/barese “Per non dimenticare” (WIP), il più completo vocabolario presente al momento sul mercato, dopo quello di Gentile (Levante).
Alessandro Lattarulo, che firma la prefazione, scrive tra l’altro: “Al cospetto delle tragedie in atto, non ultima quella del conflitto tra Russia e Ucraina, il poeta, come profeta errante e vagabondo, deve puntare il dito, ora con severo ammonimento, ora con sarcasmo, contro ogni popolo che si lasci ridurre in schiavitù dalla comoda scelta dell’ipocrisia”.
La poesia è la capacità di produrre composizioni in versi, seguendo leggi metriche o altre forme di restrizione. Il poeta è chi compone poesie o opere poetiche. A sua volta la poesia può essere epica, lirica, drammatica, dialettale, colta, ecc. Chi ha il gusto e il sentimento del bello, è dotato di fervida fantasia e di particolare sensibilità e a Mele non mancano queste qualità che si possono verificare nella lettura delle silloge del suo ultimo tascabile che riporta per la maggior parte poesie in lingua con l’aggiunta di qualche chicca in dialetto barese al quale Gaetano è particolarmente affezionato.
Mele ha la capacità di comporre sia la poesia “tradizionale” che quella dialettale. Infatti ha pubblicato alcuni testi: “Parole al vento” (Favia), “S’appiccene penzìere” (Progedit), “Naufragar amando” e “Battito d’ali” (entrambi WIP) a cui si aggiunge “Tra cielo e terra”. Ma Mele è anche coautore con Giuseppe Gioia e Francesco Signorile del dizionario barese/italiano e italiano/barese “Per non dimenticare” (WIP), il più completo vocabolario presente al momento sul mercato, dopo quello di Gentile (Levante).
Alessandro Lattarulo, che firma la prefazione, scrive tra l’altro: “Al cospetto delle tragedie in atto, non ultima quella del conflitto tra Russia e Ucraina, il poeta, come profeta errante e vagabondo, deve puntare il dito, ora con severo ammonimento, ora con sarcasmo, contro ogni popolo che si lasci ridurre in schiavitù dalla comoda scelta dell’ipocrisia”.