Torremaggiore, Malaj: 'Jessica e mia moglie in fuga ma continuavo a colpire'


TORREMAGGIORE - Durante la notte tra sabato e domenica scorsi, Taulant Malaj, 45 anni, ha ucciso Massimo De Santis, che pensava avesse una relazione con sua moglie. Dopo averlo ucciso, è andato in camera da letto dove c'era sua moglie e l'ha colpita. Jessica, la figlia della moglie, è entrata nella stanza per proteggere la madre, ma Malaj l'ha confusa con un'altra persona e l'ha uccisa.

Malaj ha continuato a colpire le due donne in cucina, dove si sono rifugiate. Questo è un passaggio della confessione di Malaj, in cui ha spiegato di essersi reso conto di ciò che aveva fatto solo dopo essersi fermato nell'androne condominiale per mezz'ora. In seguito, è tornato a casa e ha registrato un video che è stato acquisito dalle autorità.

"Alla sera - ricorda - siamo andati a dormire dopo aver cenato. Ad un certo punto mi sono alzato e ho visto mia moglie chattare con Massimo. Sono uscito fuori sulle scale perché sapevo che stava per arrivare Massimo e infatti lui si è fermato al mio piano con l'ascensore. Gli ho chiesto cosa facesse al mio piano e lui diceva di aver sbagliato casa, si è anche arrabbiato ma io gli ho ribadito che non doveva avere a che fare con mia moglie. Lui mi ha spinto e da lì è partito il casino. Lui è scappato e io sono rientrato in casa a prendere un coltello. Mi è preso un diavolo in testa, l'ho rincorso per le scale e ora non ricordo bene quando l'ho colpito e per questo lo avete trovato nell'androne condominiale".

Nell'ordinanza di convalida di fermo emesso dal gip del tribunale di Foggia, Roberta di Maria, si spiega che sono state "23" le coltellate inferte al 51enne "di cui tre alla testa, una al collo, 16 al torace e all'addome e tre all'arto sinistro superiore". "Dato - secondo il gip - sintomatico della furia omicida con cui l'indagato ha agito".

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