BARI - “Non abbiamo intenzione di fare facile ironia su una tragedia abnorme come la Xylella, la devastazione del Salento e il terrore di non riuscire a contenere il batterio alle porte di Bari è argomento troppo serio, ma soprattutto con delle precise responsabilità ". Così in una nota FdI Puglia.
“Ma di fronte a un presidente che abbandona il Consiglio regionale per partecipare a una trasmissione televisiva di Sky dove ha testualmente detto 'stiamo risolvendo e ce la faremo' non solo viene facile l’ironia, ma anche il ricordo - prosegue la nota -: dobbiamo andare indietro di otto anni, nella primavera del 2015, quando Emiliano candidato presidente alla Regione Puglia fece una promessa ai pugliesi: una volta eletto avrebbe risolto il problema in meno di un mese! Da allora non solo sono passati otto anni, ma sono passati anche, circa 50 esperti (per modo di dire, visto che vi erano anche negazionisti), che nel novembre 2015 furono nominati dal neo presidente Emiliano e che sono appunto 'passati' senza lasciare traccia.
“E ci chiediamo l’Emiliano che oggi scarica le colpe sul Sud America è lo stesso che salutò come una liberazione il provvedimento di sequestro degli ulivi (che impediva l’eradicazione) del suo amico procuratore di Lecce, Motta? Anche in questo caso la sensazione che sia stato lo stesso Emiliano a ispirare l’azione della magistratura è molto forte, sta di fatto che quella 'liberazione' bloccò il Piano Silletti e mise sotto inchiesta i veri scienziati.
“E allora - conclude FdI Puglia - Emiliano rispetti il Consiglio e rimanga in aula, lì dove i pugliesi lo hanno voluto, e non vada a fare sproloqui contro il Governo Meloni come diversivo per evitare di ragionare dei problemi della Puglia. Oppure ogni volta che viene invitato chieda al giornalista che vi sia un contraddittorio… se ha il coraggio di sostenerlo!”.
“Ma di fronte a un presidente che abbandona il Consiglio regionale per partecipare a una trasmissione televisiva di Sky dove ha testualmente detto 'stiamo risolvendo e ce la faremo' non solo viene facile l’ironia, ma anche il ricordo - prosegue la nota -: dobbiamo andare indietro di otto anni, nella primavera del 2015, quando Emiliano candidato presidente alla Regione Puglia fece una promessa ai pugliesi: una volta eletto avrebbe risolto il problema in meno di un mese! Da allora non solo sono passati otto anni, ma sono passati anche, circa 50 esperti (per modo di dire, visto che vi erano anche negazionisti), che nel novembre 2015 furono nominati dal neo presidente Emiliano e che sono appunto 'passati' senza lasciare traccia.
“E ci chiediamo l’Emiliano che oggi scarica le colpe sul Sud America è lo stesso che salutò come una liberazione il provvedimento di sequestro degli ulivi (che impediva l’eradicazione) del suo amico procuratore di Lecce, Motta? Anche in questo caso la sensazione che sia stato lo stesso Emiliano a ispirare l’azione della magistratura è molto forte, sta di fatto che quella 'liberazione' bloccò il Piano Silletti e mise sotto inchiesta i veri scienziati.
“E allora - conclude FdI Puglia - Emiliano rispetti il Consiglio e rimanga in aula, lì dove i pugliesi lo hanno voluto, e non vada a fare sproloqui contro il Governo Meloni come diversivo per evitare di ragionare dei problemi della Puglia. Oppure ogni volta che viene invitato chieda al giornalista che vi sia un contraddittorio… se ha il coraggio di sostenerlo!”.