BARI - Domani, giovedì 8 giugno 2023 alle ore 11:00, si terrà presso via Abbrescia, 13 la conferenza stampa di presentazione del Bari Pride 2023.
La parata per i diritti delle persone lgbtqia+ quest’anno avrà luogo sabato 17 giugno, con raccoglimento alle ore 15:00 e partenza del corteo alle ore 16:00 da Piazza Umberto I, ma noi ci teniamo tanto ad incontrarvi per condividere con voi tutto il percorso politico che ci ha portati fin qui.
Il pride di quest’anno celebra i “vent’anni di orgoglio” dal primo pride che la Puglia abbia mai vissuto, nel lontano 2003, quando i pride erano nazionali. È tempo, dunque, di bilanci e ci tocca prendere atto di come, in questi vent’anni, benché sia cambiata la sensibilità culturale a questo riguardo, di avanzamenti sul piano legislativo se n’è registrato uno soltanto: le unioni civili.
Tutta la sfera della genitorialità tuttavia ci è ancora completamente sottratta, per dirne una, e le nostre famiglie sono attualmente sotto attacco da parte del governo Meloni. Lo stop alle trascrizioni degli atti di nascita dei figli delle coppie omogenitoriali, da parte del Ministero dell’Interno, rappresenta un solo un primo formale ed esplicito episodio di discriminazione istituzionale verso le persone lgbtqia+
In questo clima politico nazionale, in cui Lazio e Lombardia hanno negato i patrocini ai rispettivi pride nel capoluogo di regione, noi abbiamo ritenuto – dopo lo strappo del 2019 – di chiedere nuovamente il patrocinio gratuito della Regione Puglia, per le ragioni che trovate nel documento allegato (importante!). Altresì importante, ancor più dopo il rifiuto da parte delle università del Friuli Venezia Giulia al pride di Pordenone, il patrocinio dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro: riteniamo infatti che i luoghi della formazione assumano un ruolo fondamentale nella trasformazione della società in chiave transfemminista verso cui tendiamo.
Altri patrocini politicamente importanti per noi sono: Comune di Bari, Garante per i Minori (di cui trovate un pensiero in allegato), Ordine degli Assistenti Sociali Puglia.
La parata per i diritti delle persone lgbtqia+ quest’anno avrà luogo sabato 17 giugno, con raccoglimento alle ore 15:00 e partenza del corteo alle ore 16:00 da Piazza Umberto I, ma noi ci teniamo tanto ad incontrarvi per condividere con voi tutto il percorso politico che ci ha portati fin qui.
Il pride di quest’anno celebra i “vent’anni di orgoglio” dal primo pride che la Puglia abbia mai vissuto, nel lontano 2003, quando i pride erano nazionali. È tempo, dunque, di bilanci e ci tocca prendere atto di come, in questi vent’anni, benché sia cambiata la sensibilità culturale a questo riguardo, di avanzamenti sul piano legislativo se n’è registrato uno soltanto: le unioni civili.
Tutta la sfera della genitorialità tuttavia ci è ancora completamente sottratta, per dirne una, e le nostre famiglie sono attualmente sotto attacco da parte del governo Meloni. Lo stop alle trascrizioni degli atti di nascita dei figli delle coppie omogenitoriali, da parte del Ministero dell’Interno, rappresenta un solo un primo formale ed esplicito episodio di discriminazione istituzionale verso le persone lgbtqia+
In questo clima politico nazionale, in cui Lazio e Lombardia hanno negato i patrocini ai rispettivi pride nel capoluogo di regione, noi abbiamo ritenuto – dopo lo strappo del 2019 – di chiedere nuovamente il patrocinio gratuito della Regione Puglia, per le ragioni che trovate nel documento allegato (importante!). Altresì importante, ancor più dopo il rifiuto da parte delle università del Friuli Venezia Giulia al pride di Pordenone, il patrocinio dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro: riteniamo infatti che i luoghi della formazione assumano un ruolo fondamentale nella trasformazione della società in chiave transfemminista verso cui tendiamo.
Altri patrocini politicamente importanti per noi sono: Comune di Bari, Garante per i Minori (di cui trovate un pensiero in allegato), Ordine degli Assistenti Sociali Puglia.
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