BARI - Nel pomeriggio gli assessori ai Lavori pubblici, Giuseppe Galasso, e alle Culture, Ines Pierucci, hanno effettuato un sopralluogo presso il faro di San Cataldo per verificare lo stato dei lavori relativi al progetto CoHeN - Coastal Heritage Network, grazie al quale il faro sarà riqualificato e valorizzato per accogliere i Musei della radio e dei fari costieri.
I lavori sono quasi terminati, mancano solo alcuni interventi di dettaglio che saranno completati entro fine giugno. Allo stato gli operai stanno eseguendo la pavimentazione esterna, mentre negli spazi interni mancano soltanto il montaggio del servoscala, che consentirà di superare la barriera architettonica rappresentata dai gradini della scalinata di accesso, e il montaggio di una porta che impedirà l’accesso ai piani superiori.
“Il cantiere volge ormai al termine - ha commentato Galasso - tanto che stiamo immaginando di poter inaugurare il Museo della radio il prossimo 3 agosto in occasione del 119° anniversario del primo collegamento radiotelegrafico via etere con il Montenegro effettuato da Guglielmo Marconi proprio dalla zona faro di San Cataldo. Siamo infatti in contatto con la figlia di Marconi, la principessa Elettra, e con il suo portavoce dott. Chiantera, che con il Comune di Bari hanno condiviso questa idea”.
“Nell’ambito delle importanti trasformazioni della città, grazie all’impegno dell’assessorato ai Lavori pubblici e alla concessione della Marina Militare, consegneremo a breve un altro luogo culturale alla comunità - ha proseguito Pierucci -. Nel luogo da dove Guglielmo Marconi, quasi centovent’anni fa, realizzò il primo collegamento radio da Bari ad Antivari, realizzeremo infatti il primo museo della Radio e delle telecomunicazioni della città di Bari. Negli spazi del Faro ospiteremo anche l’ARI - Associazione radioamatori italiani che valorizza il lavoro quotidiano, e ancora oggi fondamentale in condizioni di emergenza, dei radio amatori”.
L’intervento di restauro e rifunzionalizzazione di una parte del faro, dell’importo complessivo di 510.000 euro, è inserito nel progetto “CoHeN - Coastal Heritage Network” e finanziato nell’ambito della 4^ targeted call per progetti strategici del Programma Interreg V/A Grecia-Italia 2014-2020, di cui la Regione Puglia è unico partner italiano, con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione italo-greca per individuare una comune politica di valorizzazione culturale del sistema costiero inteso come patrimonio di manufatti storici e contemporanei e correlati ambienti naturali, nonché delle attività economiche e culturali ad esso connesse.
Il progetto prevede di destinare gli ambienti di una porzione del piano terra a “Museo dei fari e delle torri costiere della Puglia” e a “Museo della radio”, in ricordo del primo collegamento radiotelegrafico via etere con il Montenegro, attraverso il mar Adriatico, realizzato il 3 agosto 1904 da Guglielmo Marconi dal faro di San Cataldo.
I lavori mirano da un lato alla conservazione dei caratteri materici e tipologici di un bene culturale vincolato qual è il faro, dall’altro al ripristino di quegli aspetti distributivi originari, rilevati dallo studio della documentazione storica, che, a causa di interventi manutentivi successivi, risultano attualmente alterati.
Nello specifico, i lavori di valorizzazione consentiranno l’apertura sia di un Museo della radio, che racconterà la storia della radio e delle prime trasmissioni radio, nonché la figura di Guglielmo Marconi, sia di un Museo dei fari e delle torri costiere della Puglia, in cui saranno esposti invece materiali relativi alla storia del faro di San Cataldo, al cammino dei fari di Puglia e all’itinerario delle torri in terra di Bari.
I lavori sono quasi terminati, mancano solo alcuni interventi di dettaglio che saranno completati entro fine giugno. Allo stato gli operai stanno eseguendo la pavimentazione esterna, mentre negli spazi interni mancano soltanto il montaggio del servoscala, che consentirà di superare la barriera architettonica rappresentata dai gradini della scalinata di accesso, e il montaggio di una porta che impedirà l’accesso ai piani superiori.
“Il cantiere volge ormai al termine - ha commentato Galasso - tanto che stiamo immaginando di poter inaugurare il Museo della radio il prossimo 3 agosto in occasione del 119° anniversario del primo collegamento radiotelegrafico via etere con il Montenegro effettuato da Guglielmo Marconi proprio dalla zona faro di San Cataldo. Siamo infatti in contatto con la figlia di Marconi, la principessa Elettra, e con il suo portavoce dott. Chiantera, che con il Comune di Bari hanno condiviso questa idea”.
“Nell’ambito delle importanti trasformazioni della città, grazie all’impegno dell’assessorato ai Lavori pubblici e alla concessione della Marina Militare, consegneremo a breve un altro luogo culturale alla comunità - ha proseguito Pierucci -. Nel luogo da dove Guglielmo Marconi, quasi centovent’anni fa, realizzò il primo collegamento radio da Bari ad Antivari, realizzeremo infatti il primo museo della Radio e delle telecomunicazioni della città di Bari. Negli spazi del Faro ospiteremo anche l’ARI - Associazione radioamatori italiani che valorizza il lavoro quotidiano, e ancora oggi fondamentale in condizioni di emergenza, dei radio amatori”.
L’intervento di restauro e rifunzionalizzazione di una parte del faro, dell’importo complessivo di 510.000 euro, è inserito nel progetto “CoHeN - Coastal Heritage Network” e finanziato nell’ambito della 4^ targeted call per progetti strategici del Programma Interreg V/A Grecia-Italia 2014-2020, di cui la Regione Puglia è unico partner italiano, con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione italo-greca per individuare una comune politica di valorizzazione culturale del sistema costiero inteso come patrimonio di manufatti storici e contemporanei e correlati ambienti naturali, nonché delle attività economiche e culturali ad esso connesse.
Il progetto prevede di destinare gli ambienti di una porzione del piano terra a “Museo dei fari e delle torri costiere della Puglia” e a “Museo della radio”, in ricordo del primo collegamento radiotelegrafico via etere con il Montenegro, attraverso il mar Adriatico, realizzato il 3 agosto 1904 da Guglielmo Marconi dal faro di San Cataldo.
I lavori mirano da un lato alla conservazione dei caratteri materici e tipologici di un bene culturale vincolato qual è il faro, dall’altro al ripristino di quegli aspetti distributivi originari, rilevati dallo studio della documentazione storica, che, a causa di interventi manutentivi successivi, risultano attualmente alterati.
Nello specifico, i lavori di valorizzazione consentiranno l’apertura sia di un Museo della radio, che racconterà la storia della radio e delle prime trasmissioni radio, nonché la figura di Guglielmo Marconi, sia di un Museo dei fari e delle torri costiere della Puglia, in cui saranno esposti invece materiali relativi alla storia del faro di San Cataldo, al cammino dei fari di Puglia e all’itinerario delle torri in terra di Bari.
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