Bimba trovata morta in auto a Roma: contestato a padre omicidio colposo

ROMA - La Procura di Roma contesta l'omicidio colposo del padre della bimba di 14 mesi trovata morta nella sua auto mercoledì a Roma. L'accusa è legata al fatto che il seggiolino dell'auto non era dotato del dispositivo antiabbandono, diventato obbligatorio in Italia da alcuni anni per i bambini sotto i quattro anni.

Il sostituto procuratore Paolo Ielo, che coordina le indagini dei carabinieri, ha disposto l'autopsia sul corpo della piccola ma secondo una primissima ipotesi la morte potrebbe essere collegata a un collasso legato alle alte temperature all'interno dell'abitacolo. Inoltre, secondo quanto si apprende, l'auto era dotata di vetri oscurati e per questo, forse, nessuno si è accorto per ore della presenza del bambino all'interno dell'auto.

Il padre, 45 anni, sconvolto dal dolore, ha ricostruito quanto accaduto durante l'interrogatorio, affermando di essere convinto di aver accompagnato la piccola all'asilo, che dista pochi metri dal suo ufficio. Una routine quotidiana modificata forse solo dal fatto che non ha messo la borsa che portava con sé, come faceva tutti i giorni, accanto alla figlia, ma l'ha lasciata sul sedile anteriore. Ciò lo avrebbe, quindi, indotto a non aprire il portellone posteriore dell'auto. Il piccolo è rimasto in quella cabina per circa sette ore. Un passante l'ha trovata e ha chiamato i soccorsi.

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