CAPURSO - Indaga i rapporti tra voce e strumenti musicali il concerto che l’associazione Misurecomposte propone sabato 10 giugno (ore 20) nel Santuario Madonna del Pozzo, a Capurso, per la solennità del Corpus Domini, protagonisti il soprano Anna Ebel, il violinista Domenico Strada e l’organista Annarosa Partipilo. I tre musicisti si combineranno in varie soluzioni nell’esecuzione di un programma che si aprirà con la «Bergamasca» per solo organo di Girolamo Frescobaldi.
L’esplorazione tra voce umana e strumenti musicali partirà dall’ascolto di alcuni brani che Alessandro Parisotti, compositore romano della seconda metà dell’800, radunò in una raccolta considerata il maggior contributo alla conoscenza della vocalità barocca, soprattutto italiana. Si partirà con un gruppetto di brani di Händel comprendente due arie d’opera, «Mio caro bene» e «Lascia ch’io pianga», e la Sonata per violino e basso continuo op. 1 n. 13. A seguire, l’impaginato include il «Vidit suum» dallo «Stabat Mater» di Giovanni Battista Pergolesi e, ancora pagine di Francesco Durante, Nicola Porpora e Georg Muffat prima del gran finale nel segno di Franz Schubert con i Lieder «Serenata» e «Margherita all’arcolaio», Jules Massenet con «Méditation de Thaïs» e «On Dit» e, infine, Gabriel Fauré con «Après un rêve».
Insomma, un programma che utilizza, attraverso due secoli, lo sguardo col quale diversi autori hanno indagato, scavato e approfondito l’intreccio sonoro tra voce umana e strumenti musicali. D’altronde, il primo mezzo di espressione sonora per l’uomo fu la voce, alla quale gli strumenti hanno poi cercato di ispirarsi. E l’intenzione di imitarla, nell’estensione e nel timbro, è evidente proprio negli strumenti scelti per questo concerto, il violino e l’organo, che tra i suoi effetti annovera non a caso il registro «vox humana». L’ingresso al concerto è libero.
Concerto per la solennità del Corpus Domini
IL SUONO E LA VOCE
Anna Ebel, soprano
Domenico Strada, violino
Annarosa Partipilo, organo
L’esplorazione tra voce umana e strumenti musicali partirà dall’ascolto di alcuni brani che Alessandro Parisotti, compositore romano della seconda metà dell’800, radunò in una raccolta considerata il maggior contributo alla conoscenza della vocalità barocca, soprattutto italiana. Si partirà con un gruppetto di brani di Händel comprendente due arie d’opera, «Mio caro bene» e «Lascia ch’io pianga», e la Sonata per violino e basso continuo op. 1 n. 13. A seguire, l’impaginato include il «Vidit suum» dallo «Stabat Mater» di Giovanni Battista Pergolesi e, ancora pagine di Francesco Durante, Nicola Porpora e Georg Muffat prima del gran finale nel segno di Franz Schubert con i Lieder «Serenata» e «Margherita all’arcolaio», Jules Massenet con «Méditation de Thaïs» e «On Dit» e, infine, Gabriel Fauré con «Après un rêve».
Insomma, un programma che utilizza, attraverso due secoli, lo sguardo col quale diversi autori hanno indagato, scavato e approfondito l’intreccio sonoro tra voce umana e strumenti musicali. D’altronde, il primo mezzo di espressione sonora per l’uomo fu la voce, alla quale gli strumenti hanno poi cercato di ispirarsi. E l’intenzione di imitarla, nell’estensione e nel timbro, è evidente proprio negli strumenti scelti per questo concerto, il violino e l’organo, che tra i suoi effetti annovera non a caso il registro «vox humana». L’ingresso al concerto è libero.
Concerto per la solennità del Corpus Domini
IL SUONO E LA VOCE
Anna Ebel, soprano
Domenico Strada, violino
Annarosa Partipilo, organo