MICHELE MININNI - I cittadini della Bat torneranno nel 2024, in maniera ufficiosa e salvo ripensamenti, ad eleggere direttamente il loro presidente e i componenti del consiglio provinciale a distanza di quindici anni dall'unico precedente, risalente al 2009. Il disegno di legge n° 417 dovrebbe essere sottoposto all’approvazione dell'assemblea di Palazzo Madama.
La bozza all'esame della Commissione affari costituzionali, in attesa di
approdare in aula, prevede anche il ripristino delle giunte provinciali, secondo uno
schema cadenzato in proporzione alla popolazione residente dei territori. Le procedure
burocratiche dovrebbero essere meno complessive, in ragione dell'esigenza di
ripristinare l'elezione diretta in tempo utile per consentire il voto provinciale in
concomitanza con le amministrative della prossima primavera.
Tra questi rientrerebbe
anche Trinitapoli, almeno i cittadini sperano. Una novità, nelle elezioni provinciali è
dato dal numero dei consiglieri che scenderà a 20 a differenza dei 30 ripartiti nel
2009, quando s'impose Francesco Ventola alla guida di una coalizione di
centrodestra: 30 i componenti dell'assemblea in base alla ripartizione dei collegi fra
Andria (8, uno dei quali condiviso con Canosa), Barletta (7), Bisceglie (4), Trani (4),
Canosa (2) più quello in coabitazione con Andria), Margherita, Minervino Murge,
San Ferdinando, Spinazzola e Trinitapoli (uno a testa).