FIRENZE - Sono iniziate a Firenze le ricerche di Kata, una bimba di 5 anni. La piccola, di origine peruviana, è scomparsa intorno alle 13 di sabato. I genitori hanno sporto denuncia ai carabinieri. La bambina indossava una maglietta bianca e pantaloni viola. Secondo le prime informazioni, la bambina sarebbe scomparsa mentre stava giocando con altri bambini nel cortile dello stabile dove vive, l'ex hotel Astor che è occupato da alcune famiglie.
A partecipare alle ricerche Carabinieri e Vigili del fuoco. Sono intervenute anche le unità cinofile dell'Arma e controlli con i cani sono scattati nello stabile situato all'angolo tra via Maragliano e via Boccherini a Firenze dove vive Kata, diminuitivo di Kataleya. Il cane, lasciato libero, si è poi diretto verso via Monterverdi ed è entrato in un altro palazzo, poco distante, dove sono entrati anche i militari. Le ricerche sono proseguite per tutta la notte.
Ora sarà fondamentale ricostruire, anche da un esame approfondito delle immagini catturate dalle telecamere della zona, se la piccola si sia allontanata dallo stabile. Per tutta la notte la madre della bambina, che al momento della scomparsa non era nell'abitazione perché impegnata al lavoro, ha seguito lo svolgersi delle ricerche, stando in strada o sulla porta del palazzo insieme ad altre connazionali.
A partecipare alle ricerche Carabinieri e Vigili del fuoco. Sono intervenute anche le unità cinofile dell'Arma e controlli con i cani sono scattati nello stabile situato all'angolo tra via Maragliano e via Boccherini a Firenze dove vive Kata, diminuitivo di Kataleya. Il cane, lasciato libero, si è poi diretto verso via Monterverdi ed è entrato in un altro palazzo, poco distante, dove sono entrati anche i militari. Le ricerche sono proseguite per tutta la notte.
Ora sarà fondamentale ricostruire, anche da un esame approfondito delle immagini catturate dalle telecamere della zona, se la piccola si sia allontanata dallo stabile. Per tutta la notte la madre della bambina, che al momento della scomparsa non era nell'abitazione perché impegnata al lavoro, ha seguito lo svolgersi delle ricerche, stando in strada o sulla porta del palazzo insieme ad altre connazionali.
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