FRANCESCO GRECO - Dritan Leli sindaco di Valona (Albania) diventa cittadino onorario di Gagliano del Capo (Lecce). La cerimonia della proclamazione il 17 giugno in Municipio alla presenza del sindaco, la giunta e il consiglio comunale.
E dunque, i rapporti tra il Paese delle Aquile e il Salento si fanno sempre più forti e polisemici. A distanza di quasi sei anni dal conferimento della stessa al cardinale Ernest Simoni (9 agosto 2017), un altro albanese diviene cittadino onorario in nome di San Dana, il diacono che proveniva proprio dall’altra sponda, che dà il nome al paesino frazione di Gagliano e che fu martirizzato ai primordi dell’era cristiana.
Nel suo nome, l’associazione culturale “Ponti non muri” ha intessuto un fitto rapporto di scambi culturali che dura da cinque anni e poggia su un retroterra storico antico quanto affascinante.
Infatti stretto è il legame di Gagliano con gli Scanderbeg, nobile famiglia albanese che ha guidato il paese per circa due secoli. Nel 1498 il paese del Capo di Leuca fu concesso in dono dal Re di Napoli ad Andronica Arianita Comneno, vedova dell'eroico e leggendario condottiero albanese Giorgio Castriota Scanderbeg, ("milite Christi" per il Pontefice dell’epoca), baluardo a difesa dell'Albania, del Cristianesimo e dell'intero Occidente sotto la minaccia dall'espansionismo ottomano.
In epoca ancora più antica, a metà del primo millennio circa (età bizantina), i contatti fra Salento e Albania sono rappresentati da una tradizione assai solida e che si sostanzia nel culto di San Dana nell’omonima frazione.
Le montagne innevate della sponda adriatica opposta fanno eco negli scritti del pittore Vincenzo Ciardo, figura illustre dell'arte italiana commemorata nell’estate 2022 da una lectio magistralis di Vittorio Sgarbi, che dalla sommità della sua casa alle spalle di Piazza San Rocco (l'antico Castello Scanderbeg) ammirava le cime innevate e tanta bellezza spinse l’artista a recarsi più volte in Albania per studiare i suoi paesaggi e riportarli nelle sue tele, materiali di una mostra tenutasi poi a Roma ai primi decenni del Novecento.
Su questo ricco e articolato sostrato ha lavorato lo psicologo Antonio Biasco, presidente dell’associazione, che spiega il concept della manifestazione “Salento-Albania: un ponte fra le due sponde”, giunta alla quinta edizione. Che ora si arricchisce di questo ulteriore tassello. Premette: “Valona è la terza città del Paese e riveste una sempre maggiore importanza strategica su più fronti, proponendosi con tutte le carte in regola per assurgere al ruolo di importante città mediterranea. Attualmente è interessata da un intenso sviluppo dell'industria turistica e delle sue fondamentali infrastrutture, dall'Università all' ammodernamento del Lungomare, alla costruzione in atto di un importante aeroporto internazionale”.
Aggiunge: “Il Sindaco Dritan Leli ha guidato con passione e competenza in questi dieci anni le aspirazioni, il desiderio di futuro, i progetti di crescita della sua città ”.
Conclude: “Il nostro potrà essere un impegno di amicizia e di cooperazione, guardando insieme ad ogni opportunità di crescita comune delle nostre Città . Per riscoprire e valorizzare il patrimonio di storia e cultura del nostro territorio e con l'obiettivo di stringere sempre più significativi rapporti tra i nostri popoli, in una prospettiva di crescita e sviluppo reciproci”.
Da primo cittadino, Leli ogni anno interviene alla festa del protettore, che cade ai primi di agosto e ai relativi dibattiti. Nel 2018 giunse con la moglie e la figlioletta, sfilò alla processione, con la fascia, per le vie del paese e alla fine disse: “Il mio sogno negli ultimi 25 anni è stato l'Albania in Europa: vorrei che la mia bambina non avesse lo stesso mio sogno...”.
Nello stesso anno intervenne anche all’intitolazione di una strada nel centro di Gagliano dedicata all’eroe nazionale Giorgio Castriota Scanderbeg a 550 anni dalla morte. E ora diventa cittadino onorario di una terra che ama e dove è sempre stato ben accolto.
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