La ‘Divina Puglia’ presenta la produzione originale ‘Inferno in Paradiso’, film denuncia girato in Salento

LECCE - L’arte come catarsi, la conoscenza come leva critica e chiamata all’azione. E’ il senso della proiezione del docufilm nell’ambito di un progetto su vasta scala chiamato “La Divina Puglia : Inferno e Paradiso“ promosso dall’associazione “Ricerca e Informazione Sociale-aps”.

La proiezione di questo importante spaccato che coinvolge e travolge il Salento è un’occasione unica per conoscere a fondo il luogo dove si vive (il film non è stato diffuso sul web); nel lungometraggio la patinatura di cartoline di rara bellezza si sovrappone al rugginoso disastro ambientale che corrode territorio e vite.

“Inferno in Paradiso” sarà proiettato:

- Sabato 24 giugno alle ore 21:00 a Castiglione (Le) in via Vecchia Lecce presso il Vivaio dell’Inclusione dedicato a Luigi Russo il giornalista e sociologo , presidente per molti anni del CSV Salento , impegnato nella lotta per la tutela dell’ambiente. La proiezione si inserisce nel programma dedicato a miti , culti e tradizioni di San Giovanni, con laboratori e apericena biodiversa a cura della coop.agricola Casa delle AgriCulture - Domenica 25 Luglio alle ore 20:30 in Piazza Umberto I a Corsano (Le) La proiezione rientra nella rassegna Discanto Mediano Cinema - sedicesima edizione diretta da Biagino Bleve per Alchimista Incursioni Culturali in collaborazione con il Comune di Corsano.

«Si dice che nel tacco dello stivale, in Italia, nella terra degli ulivi centenari e della dieta mediterranea, sia diventato un inferno: l'aria, la terra e l'acqua del Salento sono avvelenate», racconta la regista Tiziana Caminada. «I tumori sono aumentati del 40% in 10 anni. I bambini muoiono per leucemia e tumore al cervello (+ 54%). Idrocarburi, diossina e glifosato sono tutti lì.

Il conforto e il profitto del Nord Europa hanno trasformato questo Sud in un gigantesco bidone della spazzatura al punto che i suoi abitanti ne stanno morendo. Anche gli ulivi muoiono a migliaia: un avvertimento per gli umani?».

Il documentario è ispirato dal libro “Salento, destinazione cancro” del giornalista Giovanni Sammali. «Con Giovanni siamo andati da nord a sud, come i rifiuti, per vedere l'entità del danno umano e ambientale- conclude la regista- Ma soprattutto per incontrare e ascoltare coloro che vivono in questo inferno e vedere come pensano di uscirne. C’è un "esercito" sempre più grande di attivisti che lottano per farsi sentire».

Il progetto nato da un’idea dell’Associazione RISS (Ricerca e Informazione Sociale Salento -aps) per portare il documentario alla conoscenza del grande pubblico (studenti, cittadini attivi, enti pubblici, enti del terzo settore) è finanziato nell’ambito Puglia Capitale Sociale 3.0 gode della collaborazione del CSV Brindisi Lecce Volontariato nel Salento, della Città di Corsano, dell’associazione Casa delle Agriculture Tullia e Gino e del partenariato con Culturambiente onlus

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