LOCOROTONDO - Prendi Locorotondo, uno dei Borghi più belli d’Italia, con le sue case dai muri bianchi e gli spioventi a cummerse, e uniscici alcuni dei migliori rappresentanti della scena jazz italiana contemporanea. Mettici l’estate, con la sua frizzantezza. E aggiungici un mix di atmosfere, sensazioni, suoni.
Torna per la sua 5^ edizione MUSICAinFESTIVAL, rassegna dedicata alla musica jazz, nel cuore del centro storico di Locorotondo, organizzata dall’Associazione Amici della Musica “Francesco Acquaviva”, in collaborazione con l’Associazione “Radica”, sotto la direzione artistica di Giovanni Angelini e con il supporto del Comune di Locorotondo della BCC Locorotondo e Digita Stampa.
Questa mattina, 17 giugno, la conferenza stampa di presentazione presso la Biblioteca Comunale “A. Bruno” di Locorotondo, che ha visto la partecipazione del Sindaco di Locorotondo Antonio Bufano, dell’Assessora alla Cultura Ermelinda Prete, del Presidente della BCC di Locorotondo Antonio Convertini, della Presidente dell’Associazione Amici della Musica “Francesco Acquaviva” Maria Giuseppina Giacovazzo e del Direttore artistico Giovanni Fortunato Angelini.
«Si tratta di una manifestazione che nasce come un piccolo festival che oggi si colloca, nello scenario del jazz pugliese con una sua autenticità – spiega in apertura il Direttore artistico, Giovanni Angelini. – Quest’anno abbiamo voluto valorizzare la “pugliesità ”, dando spazio ad alcuni degli artisti più significativi del nostro territorio».
«L’Associazione Amici della Musica “Francesco Acquaviva”, attiva da ormai 40 anni, da sempre è impegnata nella educazione alla musica e nella valorizzazione dei talenti del territorio – aggiunge la Presidente Maria Giuseppina Giacovazzo. – Siamo davvero lieti di aver potuto, lungo il nostro percorso, curare la realizzazione di questo festival, grazie a Giovanni Angelini, grazie al supporto dell’Amministrazione Comunale, nella quale abbiamo trovato validi interlocutori, e grazie al contributo della BCC di Locorotondo. Il merito è di tutti e ne siamo grati».
Tre serate, quindi: si comincia il 6 luglio in Largo Mazzini, una nuova location per questo festival, con il Marco Bardoscia Trio ed il progetto “The Future is a Tree”, con appunto Marco Bardoscia al contrabbasso, William Greco al piano e Dario Congedo alla batteria.
Il trio di Marco Bardoscia esiste da circa tre anni, ma i tre musicisti si conoscono bene da lungo tempo ed hanno collaborato in diverse occasioni. In questo progetto propongono un jazz “cameristico” ricco di influenze provenienti dalla musica colta, dalle songs e dalla folk music, alternando momenti di lirismo a tessiture più squisitamente jazzistiche a forte vocazione ritmica. “The Future is a Tree” sta riscuotendo un grande consenso di critica e vendite in Italia e all’estero.
Il 7 luglio ci si sposta in Piazza Rodio, sul Sagrato della Chiesa Madre, con il Roberto Ottaviano Quintet ed il progetto “Eternal Love”, che vedrà esibirsi Roberto Ottaviano al sax soprano, Marco Colonna ai clarinetti, Alexander Hawkins al piano & Fender Rhodes, Giovanni Maier al basso e Zeno De Rossi alla batteria.
“Eternal Love” è un omaggio all’Africa, alla sua cultura, alla sua musica e al suo popolo, in un’epoca di migrazioni e intolleranze razziali che sembra riportarci all’America degli anni ’50 e ’60, di Rosa Parks e Martin Luther King. Ma è un omaggio in realtà filtrato dall’esperienza dei musicisti che ne fanno parte, e che vi inseriscono le trame di alcuni personaggi chiave di una storia in via di estinzione: Mingus, Ornette, Lacy, Waldron, Cherry... Un percorso emozionante che invita gli ascoltatori ad andare oltre le note, alla ricerca di uno spessore interiore senza il quale è difficile potersi proporre come modelli alle nuove generazioni, non solo di artisti. Il quintetto ha al suo attivo due dischi per l’etichetta discografica Dodicilune, di cui “Resonance & Rhapsodies” vincitore del Referendum Top Jazz indetto dalla rivista Musica Jazz per l’anno 2020, e la partecipazione a numerosi festivals nazionali come il Bergamo Jazz Festival, Roma Jazz Festival Pisa Jazz Festival, Firenze Jazz festival, ed internazionali come il Tampere Jazz Happening in Finlandia, il Vossa Jazz Festival in Norvegia, Il Festival Jazz di Lubijana ed il Festival Jazz di Umea in Svezia.
Sempre in Piazza Rodio si chiuderà la rassegna l’8 luglio con il progetto “Rendez-Vous” di Pasquale Mega (pianoforte), Roberto Salahaddin Re David (pianoforte) e Giuseppe Amatulli (violino).
Tre grandi amici si son dati appuntamento per realizzare un progetto che li vede insieme sul palco a condividere i propri mondi musicali. Tutti e tre con preparazione accademica, alcuni hanno indirizzato la propria carriera verso il mondo del jazz e proprio questo connubio tra classico e jazz rende affascinante l’intreccio sonoro.Musica, amicizia e fratellanza, questi sono i valori che hanno ispirato Pasquale Mega, Roberto Salahaddin Re David e Giuseppe Amatulli: una formazione atipica quindi, dove i due strumenti armonici, quali i pianoforti, dialogano tra loro, a volte in completa solitudine e spesso supportano il “melos” e le incursioni solistiche del violino. Il repertorio si articola su brani composti dai grandi nomi del jazz (John Coltrane, Chick Corea, Esbjörn Svensson), di standard della tradizione jazzistica e di composizioni originali.
Le tre serate sono a ingresso libero e gratuito.
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