TERESA GENTILE - Come il teatro, la poesia, la prosa, la pittura, questa interessante
mostra di foto scattate dall’instancabile fotografo-artista Manuel Chiari è una
concreta testimonianza del fatto che anche la fotografia sia una forma d’arte capace di
suscitare in noi emozioni sia positive che negative, ma è soprattutto un’arte magica
perché ci consente di catturare il tempo e renderlo eterno. Ciò avviene quando alle
foto ci avviciniamo con amore per la nostra città natia e per i suoi cittadini.
Ogni foto in bianco e nero che potrete ammirare ha un fascino arcaico, delicato, perlaceo, intramontabile. Sono particolari gli effetti di intensità più o meno marcata e le contrapposizioni tra luci tenui e ombreggiature che fanno risaltare le gestualità e le caratteristiche più spiccate d’ogni volto o di ogni sagoma. A questo Manuel aggiunge un’attenzione molto particolare a ogni persona e al suo modo personale di porsi davanti all’obiettivo. Ma, evidenziando le spiccate caratteristiche del martinese doc, discendente di ben sette etnie diverse, in valle d’Itria impararono nel tempo a collaborare nel nome della pace, anche davanti all’obiettivo. Ogni martinese rivela marcate differenze: c’è chi ama mettersi in posa, chi desidera una foto che venga scattata a sua insaputa; c’è chi ricerca l’ambiente tipico tra i vicoli e che possa essere corrispondente al suo carattere estroverso o timido o romantico e c’è chi invece crea un qualcosa di teatrale e spettacolare.
Per questa mostra sono state scelte in prevalenza immagini di persone che sanno ancora oggi vivere come si viveva una volta e in questa loro isola felice sanno ancora intessere sane amicizie, dialogare serenamente e aiutarsi a vicenda. Potremmo anche dire che le foto a colori siano più capaci di esprimere in modo molto nitido i colori della vita, ma questa mostra organizzata da Alba Mannara, dinamica Presidente di Terra Martinae e dai suoi soci vuole essere una tangibile testimonianza di come ogni foto scattata, pur non presentando i colori che tanto amiamo, abbia indubbiamente mirabili effetti stilistici e quasi scenici e riesca a valorizzare i dettagli, le ombre, i contrasti e le sfumature attenuando eventuali discromie del viso, eliminando potenziali imperfezioni e quasi sagomando e levigando la pelle, rendendola simile a porcellana e donando un tocco di unicità e fascino in più che viene dato proprio da quella gamma di colori che vanno dal bianco al nero passando attraverso tutte le sfumature di grigio, facendo così risaltare le ombre, i giochi di chiaro-scuro, i dettagli, le luci e creando un gioco di volumi che consentono di avere chiara percezione, tanto dell’immagine d’insieme quanto dei particolari e fanno avvertire la vibrazione del tempo bloccato che desidera tornare libero di scorrere verso l’eternità . Però, facendo questo condivide con chi osserva tante emozioni che evocano nostalgia, tenerezza, bellezza, storia, storie, radici identitarie e tant’altro. Possiamo ben dire che mentre le foto a colori potrebbero nel tempo sbiadire queste in bianco e nero aggiungeranno fascino a fascino perché, pur indorandosi serberanno per sempre l’anima stessa e le emozioni delle persone ritratte nel contesto dei paesaggi da loro amati e per questo il loro fascino sarà romanticamente “immortale”.
Ogni foto in bianco e nero che potrete ammirare ha un fascino arcaico, delicato, perlaceo, intramontabile. Sono particolari gli effetti di intensità più o meno marcata e le contrapposizioni tra luci tenui e ombreggiature che fanno risaltare le gestualità e le caratteristiche più spiccate d’ogni volto o di ogni sagoma. A questo Manuel aggiunge un’attenzione molto particolare a ogni persona e al suo modo personale di porsi davanti all’obiettivo. Ma, evidenziando le spiccate caratteristiche del martinese doc, discendente di ben sette etnie diverse, in valle d’Itria impararono nel tempo a collaborare nel nome della pace, anche davanti all’obiettivo. Ogni martinese rivela marcate differenze: c’è chi ama mettersi in posa, chi desidera una foto che venga scattata a sua insaputa; c’è chi ricerca l’ambiente tipico tra i vicoli e che possa essere corrispondente al suo carattere estroverso o timido o romantico e c’è chi invece crea un qualcosa di teatrale e spettacolare.
Per questa mostra sono state scelte in prevalenza immagini di persone che sanno ancora oggi vivere come si viveva una volta e in questa loro isola felice sanno ancora intessere sane amicizie, dialogare serenamente e aiutarsi a vicenda. Potremmo anche dire che le foto a colori siano più capaci di esprimere in modo molto nitido i colori della vita, ma questa mostra organizzata da Alba Mannara, dinamica Presidente di Terra Martinae e dai suoi soci vuole essere una tangibile testimonianza di come ogni foto scattata, pur non presentando i colori che tanto amiamo, abbia indubbiamente mirabili effetti stilistici e quasi scenici e riesca a valorizzare i dettagli, le ombre, i contrasti e le sfumature attenuando eventuali discromie del viso, eliminando potenziali imperfezioni e quasi sagomando e levigando la pelle, rendendola simile a porcellana e donando un tocco di unicità e fascino in più che viene dato proprio da quella gamma di colori che vanno dal bianco al nero passando attraverso tutte le sfumature di grigio, facendo così risaltare le ombre, i giochi di chiaro-scuro, i dettagli, le luci e creando un gioco di volumi che consentono di avere chiara percezione, tanto dell’immagine d’insieme quanto dei particolari e fanno avvertire la vibrazione del tempo bloccato che desidera tornare libero di scorrere verso l’eternità . Però, facendo questo condivide con chi osserva tante emozioni che evocano nostalgia, tenerezza, bellezza, storia, storie, radici identitarie e tant’altro. Possiamo ben dire che mentre le foto a colori potrebbero nel tempo sbiadire queste in bianco e nero aggiungeranno fascino a fascino perché, pur indorandosi serberanno per sempre l’anima stessa e le emozioni delle persone ritratte nel contesto dei paesaggi da loro amati e per questo il loro fascino sarà romanticamente “immortale”.