MOLA DI BARI - La prima intensa settimana del Driff 2023 non può che partire da Mola di Bari, la città dove il festival diretto da Giancarlo Visitilli è nato anni fa. La XIV edizione porta per la prima volta nel cuore della città, piazza XX Settembre, il primo dei 18 appuntamenti in programma, domani, martedì 20 giugno, alle 19.30. Si parte con “Del Racconto, i Fantasmi”, una serata dedicata all’ingegnoso romanzo “Qualcosa resta” (Feltrinelli) dello scrittore, traduttore, conduttore televisivo e docente, Alessandro Mari presentato dalla giornalista Alessia De Pascale.
Dopo sei anni di silenzio, l’autore è tornato alla narrativa con una scrittura simbolica e al tempo stesso concretissima. Il suo protagonista Pedro ha un sospetto, una speranza, forse una fede: crede che il suo cane Lobo sia capace di fiutare la morte. E con un talento così, pensa, si potrebbe davvero impedire che muoiano le persone a cui vogliamo bene. A passi lievi, con umorismo e tenerezza, con realismo e poesia, si muove in ciò di cui più importa agli esseri umani e alla letteratura: l’amore, la morte, la forza benefica che viene dalla capacità di immaginare qualcosa che magari non si vede, sì, ma si sente eccome. A seguire, l’attore lucano Simone Corbisiero presenterà al pubblico Scordato, la quarta regia di Rocco Papaleo, film di malinconia e risate, sul passato e la necessità di perdonarsi. L’opera più autobiografica dell’attore e regista che interpreta Orlando, mite accordatore di pianoforti tormentato da contratture fisiche ed emotive alle prese con un viaggio nel suo passato, stimolato dall’incontro con la fisioterapista interpretata dalla cantante Giorgia, alla prima prova da attrice.
La settimana del Driff23 proseguirà a Giovinazzo, nell’anfiteatro del piazzale Aeronautica Militare, giovedì 22 giugno, con “Del Racconto, la pazzia”. L’editrice Giorgia Antonelli (Liberaria), presenterà “Acchiappafantasmi” (Minimum Fax), con il suo autore Giordano Meacci, un libro per chi pensa che la vita sia una delle più riuscite invenzioni della letteratura. In cui, tra tuffi teatrali e reportage narrativi, ritratti linguistici e ossessioni cinematografiche, Meacci riscrive gli anni della sua vita etimologica di lettore trasformandoli in un vero e proprio «Canzoniere in prosa». La vita, per chi “acchiappafantasmi”, è scritta anche dall’incanto della musica, dalla magia lunare delle immagini in movimento, dalla sospensione ipnotica del teatro. E la letteratura è la forma che si dà alla lingua per fermare i fantasmi che ci hanno attraversato e ci attraversano. Meacci ha pubblicato anche “Cittadino Cane” e “Il Cinghiale che uccise Liberty Valance”, Premio Lo Straniero e finalista nella cinquina del Premio Strega 2016) ed è lo sceneggiatore, tra gli altri, di Non essere cattivo di Claudio Caligari e del film tv Carosello Carosone, nel 2021, Premio Flaiano per la sceneggiatura televisiva.
In serata lo spazio cinematografico sarà occupato da una vicenda che scioccò la Bari degli anni ’50, quella di Franco Percoco, primo stragista familiare italiano del Novecento, raccontata con cura filologica e attenzione ai dettagli dal film Percoco, che sarà presentato a Giovinazzo dal regista Pierluigi Ferrandini e dagli attori Laura Gigante e Raffaele Braia.
Si continua, venerdì 23 giugno, nella corte del Castello Normanno-Svevo di Sannicandro, con “Del Racconto, l’Adolescenza (violata)”, in collaborazione con Giraffa Onlus. “Si vede che non era destino” (Terrarossa) di Daniele Petruccioli è dedicato alla figura di Maria di Nazareth, una bambina che per amore dei genitori rinuncia alle proprie visioni e una donna che per amore del suo uomo le ritrova. Da una prospettiva delicatamente laica e senza cadere nelle facili suggestioni dell’irrazionale, Petruccioli si accosta al mistero di una donna che prima non riesce a comprendere l’enigma della sua gravidanza, poi la stranezza di suo figlio. A interloquire con l’autore sarà la giornalista Maria Grazia Rongo.
La serata sarà impreziosita da un film di straordinario impatto emotivo che ha rivelato il talento della regista Emmanuelle Nicot e della giovanissima protagonista Zelda Samson. “L’amore secondo Dalva” è stato uno degli esordi più dirompenti della stagione (vincitore di due premi a Cannes alla Semaine de la Critique), in grado di affrontare il tema degli abusi con originalità ed empatia, inserendola in un racconto di formazione difficile, ma, a suo modo, entusiasmante, in cui non mancano anche momenti di ironia e tenerezza.
Saranno 18 gli appuntamenti della XIV edizione del festival “Del Racconto, il Film” organizzato dalla Cooperativa tra Giovinazzo (piazzale Aeronautica militare), Sannicandro di Bari (corte castello Normanno-Svevo) e Mola di Bari (piazza XX Settembre), con tre incursioni nelle carceri di Trani e Turi.
Tutti gli incontri sono alle 19.30 a ingresso libero, fino a esaurimento posti.
Info: 328/4071538 o su ibambiniditruffaut.com.
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Cultura e Spettacoli