TRANI - Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Trani ha disposto l'imputazione coatta per omicidio colposo a carico di Vito Paolo Sassi, il dentista nel cui studio di Corato il 13 gennaio scorso morì la 43enne di Molfetta Doriana Scardigno.
Secondo le indagini degli inquirenti, alla vittima sarebbe stato somministrato un anestetico e subito dopo sarebbe morta. Ora si è in attesa della fissazione dell'udienza preliminare.
Perizia ed esame autoptico non avrebbero fornito un quadro chiaro di quanto accaduto e il magistrato inquirente della procura di Trani, Roberta Moramarco, aveva chiesto l'archiviazione del caso. Dopo una fase di opposizione, il gip ha disposto l'imputazione coatta per il medico mentre è stata archiviata la posizione dell'assistente di poltrona.
Secondo le indagini degli inquirenti, alla vittima sarebbe stato somministrato un anestetico e subito dopo sarebbe morta. Ora si è in attesa della fissazione dell'udienza preliminare.
Perizia ed esame autoptico non avrebbero fornito un quadro chiaro di quanto accaduto e il magistrato inquirente della procura di Trani, Roberta Moramarco, aveva chiesto l'archiviazione del caso. Dopo una fase di opposizione, il gip ha disposto l'imputazione coatta per il medico mentre è stata archiviata la posizione dell'assistente di poltrona.
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