Nubifragio Brindisi, 'anche questa allerta ha provocato disagi in Puglia'

BARI - Dal primo messaggio di allerta del 13 giugno 2023 poi ripreso nel secondo messaggio, relativo alla stessa data, con condizioni di allerta gialla per rischio ‘idrogeologico per temporali, idrogeologico’ su tutta la regione Puglia, situazione che precipita nel messaggio di allerta del 14 giugno 2023 in cui l’allerta è di tipo arancione per rischio sempre ‘idrogeologico per temporali, idrogeologico’, situazione poi riscontrata nel messaggio di allerta del 15 giugno 2023 dove il rischio ritorna giallo in tutta la regione restando arancione solo nella zona ‘Puglia Centrale Adriatica’ con precipitazioni da sparse a diffuse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, ci stanno di mezzo disagi e situazioni di pericolo per la comunità regionale, in una primavera molto particolare che ha causato danni importanti in molte regioni italiane, come l’Emilia Romagna, ma che vedono anche la Puglia rispondere prontamente alla chiamata. Lo rendono noto i geologi pugliesi.

E’ quanto accaduto, ad esempio, a Brindisi, capoluogo di provincia che è stato interessato in sole due ore da circa 80 mm di pioggia contro circa i 600 mm annui - proseguono -. Un territorio, quello di Brindisi, che già in passato è stato scenario di eventi importanti che hanno causato anche danni alle infrastrutture. Perché se è vero che la natura resta imprevedibile è altrettanto vero pensare che molto si potrebbe evitare mettendo in campo politiche di salvaguardia dei territori ritenendo la prevenzione del rischio idrogeologico quale unico strumento in grado di garantire la sicurezza della comunità.

Ed è con queste premesse che Giovanna Amedei, presidente dell’Ordine dei geologi della Puglia (Org), affronta l’ennesimo evento di dissesto idrogeologico in regione rilanciando la necessità di inserire le professionalità adeguate nel ricoprire ruoli e incarichi pubblici. Amedei ammonisce, infatti, come sempre più frequentemente la figura del geologo, professionista formato alla gestione dei problemi legati al dissesto idrogeologico ed ambientale, venga messo da parte, non considerato, ad esempio, nei bandi per dirigenti di Enti pubblici. È quanto si registra alla provincia di Foggia dove per un bando che prevede il reclutamento di n. 2 posti per dirigenti a tempo determinato per i Settori tecnici: - Appalti, Sua, Contratti ed Espropri; - Assetto del territorio e ambiente; - Viabilità; - Grandi infrastrutture, Dissesto idrogeologico, Difesa idraulica ed edilizia sismica; - Pianificazione servizi di trasporto e mobilità sostenibile”, viene completamente esclusa la figura del geologo nonostante le sue specifiche competenze nelle materie oggetto dell’avviso, e segnatamente quelle relative ad “Assetto del territorio e ambiente” e “Grandi infrastrutture, Dissesto idrogeologico, Difesa idraulica ed edilizia sismica” nonostante in passato questo ruolo sia stato già rivestito proprio da geologi. Concludendo pertanto Amedei riconosce come il problema di base sia proprio la totale discordanza tra l’aumento del rischio idrogeologico su tutto il territorio nazionale e regionale che vede sempre la figura del geologo pronto, in contesti emergenziali, ad offrire competenza e soluzione ai problemi e la continua mancanza di una coscienza geologica che faccia capire l’importante ruolo che questo professionista riveste nella società, in un momento storico in cui stiamo subendo le ripercussioni di un clima che cambia su di un territorio fragile, un ruolo che deve essere ridefinito, in primis, dal contesto politico e amministrativo regionale, conclude la nota.