Omicidio Giulia Tramontano, l’altra compagna di Impagnatiello: 'Avevo paura di lui, non lo feci entrare in casa'
La ragazza con cui Alessandro Impagnatiello, il presunto assassino di Giulia Tramontano, aveva una relazione parallela, ha rivelato agli inquirenti che l'uomo aveva cercato di incontrarla poche ore dopo aver ucciso la giovane. La ragazza ha detto che le richieste di Impagnatiello erano così pressanti che un collega l'aveva accompagnata a casa per sicurezza. Tuttavia, Impagnatiello aveva insistito per essere fatto entrare, ma la ragazza aveva paura ed ha rifiutato. Le due giovani si erano incontrate poco prima dell'omicidio di Tramontano, quando avevano scoperto l'esistenza l'una dell'altra.
"Giulia - ha raccontato l'altra ragazza - mi ha detto che Alessandro non avrebbe mai visto il figlio e che a lei interessava solo il bimbo e la sua salute" e che, anche se non sapeva se sarebbe tornata a Napoli dai suoi genitori, "sicuramente" non voleva più vedere Impagnatiello. L’incontro tra le due, continua la ragazza, “è stato veramente cordiale, tant'è che appena ci siamo viste ci siamo abbracciate per solidarietà femminile": lei aveva chiesto a Tramontano di vedersi "perché eravamo entrambe vittime di un bugiardo". Prima di salutarsi, "le ho anche proposto che se ne avesse avuto bisogno poteva venire da me a casa a dormire. Lei disse di non preoccuparmi, ringraziandomi". Tramontano è tornata a casa ed è stata uccisa.
Poco dopo essersi salutate, l'altra fidanzata di Impagliatello ha ricontattato Tramontano su WhatsApp. “Le ho riscritto chiedendole se fosse tutto ok e alle ore 20.31 mi ha iniziato a scrivere dei messaggi strani, completamente diversi dal tenore della nostra conversazione. Il tono era freddo e sostanzialmente mi diceva che non era stata sincera con me e che doveva lasciarla stare", ha raccontato. Dopo qualche messaggio, "l’ho chiamata alle 21.49 con telefonata normale e lei non ha risposto e mi ha annullato la chiamata rifiutandola e mi ha poi scritto alle ore 21.52 chiedendomi di lasciarla in pace. Io le ho poi scritto nuovamente alle 22.21 ma il messaggio mi risulta ancora da consegnare (una sola spunta grigia)".
"Giulia - ha raccontato l'altra ragazza - mi ha detto che Alessandro non avrebbe mai visto il figlio e che a lei interessava solo il bimbo e la sua salute" e che, anche se non sapeva se sarebbe tornata a Napoli dai suoi genitori, "sicuramente" non voleva più vedere Impagnatiello. L’incontro tra le due, continua la ragazza, “è stato veramente cordiale, tant'è che appena ci siamo viste ci siamo abbracciate per solidarietà femminile": lei aveva chiesto a Tramontano di vedersi "perché eravamo entrambe vittime di un bugiardo". Prima di salutarsi, "le ho anche proposto che se ne avesse avuto bisogno poteva venire da me a casa a dormire. Lei disse di non preoccuparmi, ringraziandomi". Tramontano è tornata a casa ed è stata uccisa.
Poco dopo essersi salutate, l'altra fidanzata di Impagliatello ha ricontattato Tramontano su WhatsApp. “Le ho riscritto chiedendole se fosse tutto ok e alle ore 20.31 mi ha iniziato a scrivere dei messaggi strani, completamente diversi dal tenore della nostra conversazione. Il tono era freddo e sostanzialmente mi diceva che non era stata sincera con me e che doveva lasciarla stare", ha raccontato. Dopo qualche messaggio, "l’ho chiamata alle 21.49 con telefonata normale e lei non ha risposto e mi ha annullato la chiamata rifiutandola e mi ha poi scritto alle ore 21.52 chiedendomi di lasciarla in pace. Io le ho poi scritto nuovamente alle 22.21 ma il messaggio mi risulta ancora da consegnare (una sola spunta grigia)".