MILANO - I documenti di Giulia Tramontano, la donna di 29 anni uccisa dal compagno Alessandro Impagnatiello mentre era al settimo mese di gravidanza, sono stati ritrovati in un tombino vicino alla fermata della metropolitana Comasina a Milano. L'arma del delitto, un coltello, è stata invece trovata nell'abitazione della coppia a Senago durante i rilievi tecnico-scientifici. Gli investigatori hanno effettuato anche delle analisi nel garage, dove Impagnatiello ha dichiarato di aver nascosto il cadavere per alcuni giorni.
Le ricerche per trovare il cellulare della donna, che Impagnatiello ha detto di avere gettato nel tombino assieme ai documenti, sono in corso. L'avvocato della famiglia di Giulia, Giovanni Cacciapuoti, ha dichiarato: "L'arma indicata è stata repertata, sapremo tutto quanto all'esito". Impagnatiello ha sostenuto di aver lavato il coltello e riposto in un portacoltelli sopra il frigorifero dopo l'omicidio.
Verso le 12, i carabinieri del Sis del nucleo investigativo hanno iniziato a eseguire i rilievi, in presenza delle parti coinvolte. Per rappresentare Impagnatiello, che è in carcere dallo scorso giovedì, è stato scelto un avvocato d'ufficio, dopo che il suo avvocato di fiducia Sebastiano Sartori ha rinunciato al mandato. La casa si trova a breve distanza da via Monte Rosa, dove è stato trovato il corpo di Giulia.
Le ricerche per trovare il cellulare della donna, che Impagnatiello ha detto di avere gettato nel tombino assieme ai documenti, sono in corso. L'avvocato della famiglia di Giulia, Giovanni Cacciapuoti, ha dichiarato: "L'arma indicata è stata repertata, sapremo tutto quanto all'esito". Impagnatiello ha sostenuto di aver lavato il coltello e riposto in un portacoltelli sopra il frigorifero dopo l'omicidio.
Verso le 12, i carabinieri del Sis del nucleo investigativo hanno iniziato a eseguire i rilievi, in presenza delle parti coinvolte. Per rappresentare Impagnatiello, che è in carcere dallo scorso giovedì, è stato scelto un avvocato d'ufficio, dopo che il suo avvocato di fiducia Sebastiano Sartori ha rinunciato al mandato. La casa si trova a breve distanza da via Monte Rosa, dove è stato trovato il corpo di Giulia.