Otranto in festa per Padre Francesco Neri Vescovo
FRANCESCO GRECO - “Francesco Vescovo, servo dei servi di Dio, al
diletto figlio Francesco Neri membro dell’Ordine
dei Frati Minori Cappuccini e consigliere
generale dello stesso Ordine eletto Arcivescovo
di Otranto, salute e benedizioni...”.
E’ l’incipit del mandato pontificio, momento centrale della solenne cerimonia di ordinazione episcopale del presbitero, che si è svolta ieri nella Città degli Ottocento Martiri.
Grande emozione in una Basilica-Cattedrale stracolma di gente come nelle grandi occasioni. Vescovi provenienti dalla Puglia, la Calabria, Sicilia, Lazio, Marche, la Diocesi Castrense, la Grecia, l’Albania, il Mozambico, un rappresentante del Patriarcato di Costantinopoli, etc. (33 in tutto), i 41 sindaci della Diocesi. Il Coro dell’Arcidiocesi diretto da don Biagio Mandorino (“Sono un follower della vostra pagina FB”) che per l’occasione ha composto un nuovo canto di ispirazione francescana, il cancelliere della Diocesi idruntina don Francesco Greco.
Il più emozionato, ovvio, Padre Neri. Origini calabresi (Catanzaro, 21 dicembre 1959), nominato frate nel 1990, laureato in Giurisprudenza e Teologia (all’Università Gregoriana) - per altro un ottimo giornalista - nominato il 19 aprile scorso da Papa Francesco, che accettò citando don Tonino: “Mi ha insegnato che ciò che conta nella vita è amare: la gente, i poveri soprattutto e Gesù Cristo...”.
E consacrato appunto in una Cattedrale inondata dal sole. La cerimonia (capo- cerimoniere don Antonio Accogli, con la collaborazione dei seminaristi di Molfetta e gli studenti di Santa Fara) è stata celebrata dal Vescovo uscente (per raggiunti limiti di età) Monsignor Donato Negro, che così ha esortato il suo successore: “Ogni volta che ne avvertirai la necessità, posa sulle tue labbra le parole del Venerabile Tonino Bello: Signore Gesù, dammi forza, non mi lasciare solo amico mio, stammi vicino sempre... Fammi respirare il tuo respiro...”.
Parole pronunciate dal Vescovo di Molfetta, Giovinazzo, Ruvo di Puglia e Terlizzi nello stesso luogo, il 14 agosto 1992. I martiri idruntini furono poi canonizzati l’11 febbraio 2013 da Benedetto XVI e proclamati santi da Papa Francesco il 13 maggio stesso anno. Commozione anche da parte di padre Gianpaolo Lacerenza, ministro provinciale OFM di Puglia: “Siamo tutti emozionati, c’è un clima di festa e di preghiera per il dono di Padre Francesco Vescovo di Otranto...”.
Alla fine c’è stato il ringraziamento della Chiesa per il suo impegno (“Il nocchiero cambia mentre la nave continua la sua navigazione...”) a Monsignor Negro, il dono di uan stola rossa e gli auguri di “buona navigazione” al nuovo Vescovo.
Che nel discorso di insediamento ha fra l’altro detto: “Ringrazio Papa Francesco per avermi concesso la sua fiducia... Monsignor Negro per che mi ha accolto con generosa benevolenza... Mi sento come il pane e i pesci nelle mani del ragazzino nella pagina di Giovanni...
Cominceremo a lavorare subito... La Chiesa deve aiutare i poveri e i sofferenti, a cominciare dai migranti che attraversano il Mediterraneo in cerca di una vita migliore... Pregate per me!”. Lungo e caldo applauso e poi il nuovo Vescovo ha attraversato la navata benedicendo la folla. Infine, il rito dei selfie con la gente della città che il 5 ottobre 1980 accolse Giovanni Paolo II.
Venerdì prossimo, 23 giugno, infine, alle ore 19, Monsignor Neri celebrerà messa nel Santuario-Basilica di S. Maria di Leuca.
E’ l’incipit del mandato pontificio, momento centrale della solenne cerimonia di ordinazione episcopale del presbitero, che si è svolta ieri nella Città degli Ottocento Martiri.
Grande emozione in una Basilica-Cattedrale stracolma di gente come nelle grandi occasioni. Vescovi provenienti dalla Puglia, la Calabria, Sicilia, Lazio, Marche, la Diocesi Castrense, la Grecia, l’Albania, il Mozambico, un rappresentante del Patriarcato di Costantinopoli, etc. (33 in tutto), i 41 sindaci della Diocesi. Il Coro dell’Arcidiocesi diretto da don Biagio Mandorino (“Sono un follower della vostra pagina FB”) che per l’occasione ha composto un nuovo canto di ispirazione francescana, il cancelliere della Diocesi idruntina don Francesco Greco.
Il più emozionato, ovvio, Padre Neri. Origini calabresi (Catanzaro, 21 dicembre 1959), nominato frate nel 1990, laureato in Giurisprudenza e Teologia (all’Università Gregoriana) - per altro un ottimo giornalista - nominato il 19 aprile scorso da Papa Francesco, che accettò citando don Tonino: “Mi ha insegnato che ciò che conta nella vita è amare: la gente, i poveri soprattutto e Gesù Cristo...”.
E consacrato appunto in una Cattedrale inondata dal sole. La cerimonia (capo- cerimoniere don Antonio Accogli, con la collaborazione dei seminaristi di Molfetta e gli studenti di Santa Fara) è stata celebrata dal Vescovo uscente (per raggiunti limiti di età) Monsignor Donato Negro, che così ha esortato il suo successore: “Ogni volta che ne avvertirai la necessità, posa sulle tue labbra le parole del Venerabile Tonino Bello: Signore Gesù, dammi forza, non mi lasciare solo amico mio, stammi vicino sempre... Fammi respirare il tuo respiro...”.
Parole pronunciate dal Vescovo di Molfetta, Giovinazzo, Ruvo di Puglia e Terlizzi nello stesso luogo, il 14 agosto 1992. I martiri idruntini furono poi canonizzati l’11 febbraio 2013 da Benedetto XVI e proclamati santi da Papa Francesco il 13 maggio stesso anno. Commozione anche da parte di padre Gianpaolo Lacerenza, ministro provinciale OFM di Puglia: “Siamo tutti emozionati, c’è un clima di festa e di preghiera per il dono di Padre Francesco Vescovo di Otranto...”.
Alla fine c’è stato il ringraziamento della Chiesa per il suo impegno (“Il nocchiero cambia mentre la nave continua la sua navigazione...”) a Monsignor Negro, il dono di uan stola rossa e gli auguri di “buona navigazione” al nuovo Vescovo.
Che nel discorso di insediamento ha fra l’altro detto: “Ringrazio Papa Francesco per avermi concesso la sua fiducia... Monsignor Negro per che mi ha accolto con generosa benevolenza... Mi sento come il pane e i pesci nelle mani del ragazzino nella pagina di Giovanni...
Cominceremo a lavorare subito... La Chiesa deve aiutare i poveri e i sofferenti, a cominciare dai migranti che attraversano il Mediterraneo in cerca di una vita migliore... Pregate per me!”. Lungo e caldo applauso e poi il nuovo Vescovo ha attraversato la navata benedicendo la folla. Infine, il rito dei selfie con la gente della città che il 5 ottobre 1980 accolse Giovanni Paolo II.
Venerdì prossimo, 23 giugno, infine, alle ore 19, Monsignor Neri celebrerà messa nel Santuario-Basilica di S. Maria di Leuca.