SANNICANDRO DI BARI - Chiusa a Sannicandro di Bari la XVIII edizione con la consegna dei premi del Concorso dei vini del Sud e la conferenza con alcuni punti di riflessione per le sfide del futuro imposte dai cambiamenti climatici
Si è conclusa con la consegna dei premi del Concorso internazionale la diciottesima edizione di Radici del Sud, il multievento che per circa una settimana ha visto la Puglia protagonista con incontri BtoB, viaggi stampa e infine il Salone dei vini e degli oli meridionali aperto al pubblico al Castello Normanno Svevo di Sannicandro di Bari con circa 90 aziende espositrici tra vino, olio e prodotti tipici.
In concorso oltre 350 vini divisi per categorie di uvaggio. A giudicarli quattro commissioni di degustazione: due composte da giornalisti, influencer e wine writers italiani; due da giornalisti internazionali. Concorde il giudizio dei commissari per una progressiva e costante crescita della qualità media dei prodotti negli ultimi anni che pongono i vini del Sud da vitigni autoctoni come un'opportunità di proposta alternativa a denominazioni più diffuse in molti mercati.
A chiudere la giornata di apertura al pubblico, frequentata da una platea qualificata di operatori professionali, vi sono stati anche il sindaco di Sannicandro Beppe Giannone che ha rappresentato le istituzioni della Regione Puglia che offrono il sostegno alla manifestazione, si sono succeduti gli interventi di Nicola Campanile, ideatore di Radici del Sud, Massimo Tripaldi presidente Assoenologi PBC e i quattro presidenti di giuria Maurizio Valeriani (vinodabere.it), Luca Matarazzo (20 Italie), Richard Baudains (Decanter) e Andrea Terraneo (Vinarius). Sono emerse nuove idee e proposte durante la giornata del salone anche attraverso gli stessi produttori presenti alla manifestazione per rilanciare Radici del Sud già dalla prossima edizione. Una collaborazione fattiva tra produttori del sud e ristorazione, che può essere sempre più volano per la penetrazione dei mercati nazionali ed internazionali.
"Nuove sfide e nuovi cambiamenti ci attendono per la prossima edizione – ha dichiarato l'organizzatore Nicola Campanile – intendiamo impegnarci sempre più sul valore della conoscenza e della scoperta delle storie e dei prodotti del Sud da offrire agli ospiti soprattutto internazionali che dimostrano di avere una conoscenza profonda del nostro Sud mossa essenzialmente dal sentimento verso i territori e i prodotti del Sud".
In attesa della XIX edizione di Radici del Sud, dal 5 al 10 giugno 2024, l'organizzazione sarà già in moto da questa estate per le prime iniziative del calendario Aspettando Radici del Sud.
In concorso oltre 350 vini divisi per categorie di uvaggio. A giudicarli quattro commissioni di degustazione: due composte da giornalisti, influencer e wine writers italiani; due da giornalisti internazionali. Concorde il giudizio dei commissari per una progressiva e costante crescita della qualità media dei prodotti negli ultimi anni che pongono i vini del Sud da vitigni autoctoni come un'opportunità di proposta alternativa a denominazioni più diffuse in molti mercati.
A chiudere la giornata di apertura al pubblico, frequentata da una platea qualificata di operatori professionali, vi sono stati anche il sindaco di Sannicandro Beppe Giannone che ha rappresentato le istituzioni della Regione Puglia che offrono il sostegno alla manifestazione, si sono succeduti gli interventi di Nicola Campanile, ideatore di Radici del Sud, Massimo Tripaldi presidente Assoenologi PBC e i quattro presidenti di giuria Maurizio Valeriani (vinodabere.it), Luca Matarazzo (20 Italie), Richard Baudains (Decanter) e Andrea Terraneo (Vinarius). Sono emerse nuove idee e proposte durante la giornata del salone anche attraverso gli stessi produttori presenti alla manifestazione per rilanciare Radici del Sud già dalla prossima edizione. Una collaborazione fattiva tra produttori del sud e ristorazione, che può essere sempre più volano per la penetrazione dei mercati nazionali ed internazionali.
"Nuove sfide e nuovi cambiamenti ci attendono per la prossima edizione – ha dichiarato l'organizzatore Nicola Campanile – intendiamo impegnarci sempre più sul valore della conoscenza e della scoperta delle storie e dei prodotti del Sud da offrire agli ospiti soprattutto internazionali che dimostrano di avere una conoscenza profonda del nostro Sud mossa essenzialmente dal sentimento verso i territori e i prodotti del Sud".
In attesa della XIX edizione di Radici del Sud, dal 5 al 10 giugno 2024, l'organizzazione sarà già in moto da questa estate per le prime iniziative del calendario Aspettando Radici del Sud.