SAN VITO DEI NORMANNI (BR) - Si terrà il prossimo venerdì 23 giugno, alle ore 20.00, nel Chiostro dei Domenicani di San Vito dei Normanni "No' ti 'bbandonu", serata dedicata alla memoria di Antonio D'Errico detto "Cascetta", cantore trainiere del quale ricorrono i dieci anni dalla scomparsa.
L'evento è organizzato dalla Fondazione Lorenzo Caiolo, dall'associazione culturale Taricata che farà ascoltare i brani del repertorio popolare riportati nell'album "Lu trainieri" (2009) e dalla Compagnia teatrale Li Scuscitati, i cui attori interpreteranno parti del libro "Antonio Cascetta, storia di un cantore trainiere", prodotto nel 2009 in occasione dei suoi 90 anni.
L'iniziativa, tanto voluta dalla premurosa famiglia di Antonio Cascetta, vuole celebrare lo spessore della cultura popolare assai ricca nella comunità sanvitese, tenuta viva proprio dai numerosi suoi testimoni, cantori e suonatori, oggi tutti scomparsi ma di cui si conservano preziosi documenti grazie in special modo al dialogo fecondo col gruppo di pizziche e canti popolari Taricata e con il prof. Lorenzo Caiolo.
La figura del cantore Cascetta fa luce sull'arte 'ti lu trainieri', figura carica di fascino che conduceva il carro (traíno) per accompagnare le donne a lavorare nei campi e molto spesso aveva la consuetudine di intonare canti che, all'alba e al tramonto, rallegravano la giornata e mitigavano la fatica.
Durante la serata interverranno: il sindaco della città di San Vito dei Normanni Silvana Errico, Ernesto Marinò, esperto cultore della tradizione popolare e già assessore alla cultura, Luigi Sabatelli, figlio dei noti Titina Fasano e Lino Sabatelli, artefici e testimoni di una profonda cultura musicale tradizionale, Tonino De Pasquale, speaker degli anni '70 di Radio Carovigno, emittente che diffuse canti popolari tra cui quelli molto apprezzati di Cascetta e di sua moglie Vincenza, spettacolare voce a detta di tutti.
L'occasione certamente ci rimanda alla figura dell'amato Lorenzo Caiolo, che tutta la vita si è speso per affermare il valore della tradizione nostrana come punto cardine della identità culturale, oltre a quello della memoria che ci rende consapevoli e grati alla nostra storia, al nostro passato. L'ingresso all'evento è libero e tutti sono invitati a partecipare.