Sanità Brindisi, Pd: 'Situazione insostenibile. Subito fondi e iniziative specifiche per il sistema sanitario del nostro territorio'
BRINDISI - "La situazione di criticità della sanità in provincia di Brindisi ha superato di gran lunga i
livelli di guardia ed è ormai in una condizione di non ritorno se non si interviene
immediatamente e con mezzi adeguati. E non sarà certo la nomina di un nuovo asset
dirigenziale, pure urgente e necessario, a invertire la rotta che sembra indirizzata verso il
collasso del sistema sanitario brindisino". Così in una nota la Direzione Provinciale del Partito Democratico.
"La mancata pianificazione e programmazione, sempre disattesa dall’azienda negli anni, è stata la vera causa di tutto il disastro - prosegue la nota -. Si è sempre navigato a vista pensando a soluzioni tampone, senza una visione programmatoria dei bisogni. Dai pronto soccorso, alla chirurgia, dall’utin, all’utic alla ginecologia, da reparti di eccellenza sottovalutati, come cardiologia e dermatologia, alle lunghissime e insostenibili liste d’attesa, non passa giorno che non si apra un fronte per la sanità in tutta la provincia. La situazione è diventata insostenibile ad ogni livello con penuria di medici, infermieri, operatori sociosanitari, ausiliari, infrastrutture e macchinari vetusti: stiamo assistendo ogni giorno, con grande preoccupazione, allo smantellamento dei presidi sanitari brindisini. A ciò si aggiunga la sciagura di un Governo centrale che anziché aumentare la spesa sul fondo sanitario nazionale la taglia, come è avvenuto con il Def, che nulla fa sul rinnovo dei contratti e sulle assunzioni nel settore sanitario pubblico, che non programma investimenti sulla formazione di nuovi medici e infermieri e che ci propina l’autonomia differenziata, la quale sarà la pietra tombale sul diritto costituzionale alla salute per milioni di cittadini nel Mezzogiorno d’Italia e in territori come quello brindisino già immersi in una grave crisi del sistema sanitario pubblico. Su tutto questo nulla hanno da dire quei rappresentanti locali di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, che strumentalizzano questa situazione drammatica per attaccare, a Ostuni come a Francavilla, le locali amministrazioni di centrosinistra appena elette. Dal momento che, a differenza loro, pensiamo che di fronte alla salute di centinaia di migliaia di cittadini della Provincia di Brindisi non ci sono vincoli politici e di appartenenza a partiti e schieramenti che tengano, chiederemo che a Brindisi venga riservata la stessa attenzione dedicata alle realtà che giustamente vengono promosse a poli universitari, mentre la sanità brindisina retrocede a livelli non più tollerabili. Un prezzo troppo grande che non devono pagare i cittadini brindisini, il più delle volte costretti a lunghi viaggi della speranza per vedersi riconosciuto il diritto di curarsi. In questi anni ci sono state troppe promesse disattese in termini di investimenti sul territorio, scarso interesse a far crescere professionalmente tutti gli operatori della sanità abbandonati totalmente al proprio destino. Per questo chiederemo un immediato confronto con il segretario regionale Domenico De Santis e il gruppo consiliare del Partito Democratico in Regione Puglia a cui manifesteremo l'urgenza di definire, in modo puntuale, i fabbisogni di personale e risorse economiche idonei al raggiungimento degli obiettivi di perfomance organizzativa, efficienza e qualità dei servizi. Ai consiglieri regionali solleciteremo altresì urgenti iniziative specifiche per la sanità in provincia di Brindisi che prevedano lo stanziamento di risorse per l’ammodernamento infrastrutturale dei presidi sanitari, a cominciare dal completamento degli interventi su Brindisi, Francavilla Fontana e Ostuni, nonché di quelli sui presìdi territoriali assistenziali (PTA) e per strumentazione medica all’avanguardia: ben sapendo che oggi la priorità è garantire le dotazioni organiche in via di smantellamento con l’assunzione di medici, infermieri, operatori socio-sanitari e ausiliari in linea con il reale fabbisogno di salute dei cittadini. Questa iniziativa - conclude la nota - sarà un banco di prova per valutare anche l’adeguatezza della guida politica della delega alla sanità di Rocco Palese e l’attenzione dell’intero governo regionale verso questa parte della Puglia".
"La mancata pianificazione e programmazione, sempre disattesa dall’azienda negli anni, è stata la vera causa di tutto il disastro - prosegue la nota -. Si è sempre navigato a vista pensando a soluzioni tampone, senza una visione programmatoria dei bisogni. Dai pronto soccorso, alla chirurgia, dall’utin, all’utic alla ginecologia, da reparti di eccellenza sottovalutati, come cardiologia e dermatologia, alle lunghissime e insostenibili liste d’attesa, non passa giorno che non si apra un fronte per la sanità in tutta la provincia. La situazione è diventata insostenibile ad ogni livello con penuria di medici, infermieri, operatori sociosanitari, ausiliari, infrastrutture e macchinari vetusti: stiamo assistendo ogni giorno, con grande preoccupazione, allo smantellamento dei presidi sanitari brindisini. A ciò si aggiunga la sciagura di un Governo centrale che anziché aumentare la spesa sul fondo sanitario nazionale la taglia, come è avvenuto con il Def, che nulla fa sul rinnovo dei contratti e sulle assunzioni nel settore sanitario pubblico, che non programma investimenti sulla formazione di nuovi medici e infermieri e che ci propina l’autonomia differenziata, la quale sarà la pietra tombale sul diritto costituzionale alla salute per milioni di cittadini nel Mezzogiorno d’Italia e in territori come quello brindisino già immersi in una grave crisi del sistema sanitario pubblico. Su tutto questo nulla hanno da dire quei rappresentanti locali di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, che strumentalizzano questa situazione drammatica per attaccare, a Ostuni come a Francavilla, le locali amministrazioni di centrosinistra appena elette. Dal momento che, a differenza loro, pensiamo che di fronte alla salute di centinaia di migliaia di cittadini della Provincia di Brindisi non ci sono vincoli politici e di appartenenza a partiti e schieramenti che tengano, chiederemo che a Brindisi venga riservata la stessa attenzione dedicata alle realtà che giustamente vengono promosse a poli universitari, mentre la sanità brindisina retrocede a livelli non più tollerabili. Un prezzo troppo grande che non devono pagare i cittadini brindisini, il più delle volte costretti a lunghi viaggi della speranza per vedersi riconosciuto il diritto di curarsi. In questi anni ci sono state troppe promesse disattese in termini di investimenti sul territorio, scarso interesse a far crescere professionalmente tutti gli operatori della sanità abbandonati totalmente al proprio destino. Per questo chiederemo un immediato confronto con il segretario regionale Domenico De Santis e il gruppo consiliare del Partito Democratico in Regione Puglia a cui manifesteremo l'urgenza di definire, in modo puntuale, i fabbisogni di personale e risorse economiche idonei al raggiungimento degli obiettivi di perfomance organizzativa, efficienza e qualità dei servizi. Ai consiglieri regionali solleciteremo altresì urgenti iniziative specifiche per la sanità in provincia di Brindisi che prevedano lo stanziamento di risorse per l’ammodernamento infrastrutturale dei presidi sanitari, a cominciare dal completamento degli interventi su Brindisi, Francavilla Fontana e Ostuni, nonché di quelli sui presìdi territoriali assistenziali (PTA) e per strumentazione medica all’avanguardia: ben sapendo che oggi la priorità è garantire le dotazioni organiche in via di smantellamento con l’assunzione di medici, infermieri, operatori socio-sanitari e ausiliari in linea con il reale fabbisogno di salute dei cittadini. Questa iniziativa - conclude la nota - sarà un banco di prova per valutare anche l’adeguatezza della guida politica della delega alla sanità di Rocco Palese e l’attenzione dell’intero governo regionale verso questa parte della Puglia".