VICO DEL GARGANO – “La Regione Puglia ha escluso San Menaio dal servizio dei collegamenti giornalieri, in autobus, sia dall’aeroporto Gino Lisa di Foggia sia dal Karol Wojtyla di Bari. Oltre a Vieste, Peschici, Mattinata e Manfredonia ci sono Zapponeta e Margherita di Savoia, ma non San Menaio, che è una meta turistica da 60 anni e, in più, è il punto della costa più vicina alle aree interne del Gargano. Ci pare una decisione sbagliata, superficiale, miope. Il servizio Gargano Easy to Reach nasce monco, come l’ennesima occasione perduta”. É Raffaele Sciscio, neo-eletto sindaco di Vico del Gargano, a esprimere perplessità e rabbia per l’esclusione di San Menaio dalle destinazioni che, da giovedì 1 giugno 2023 e fino al prossimo 26 settembre, per tutta la stagione turistica saranno raggiunte dal nuovo servizio di collegamento via autobus con gli aeroporti di Foggia e di Bari.
“San Menaio, Calenella e Vico del Gargano, insieme, rappresentano una delle 10 destinazioni turistiche con più arrivi e presenze nell’area garganica”, aggiunge Sciscio. “Si tratta di una zona strategica anche per la sua immediata vicinanza a Rodi Garganico da una parte e ai borghi di Carpino, Cagnano e Ischitella dall’altra. Con un unico collegamento, dunque, si sarebbe rafforzato un sistema turistico che tiene insieme tutta l’Area Interna Gargano. In tema di sviluppo, questo significa anche integrare la costa con i borghi e le aree archeologiche-naturalistiche come quella di Monte Pucci. La dimenticanza della Regione Puglia, dunque, è piuttosto grave, segno di una disattenzione che mortifica l’impegno e gli investimenti sia degli operatori turistici di quest’area sia il lavoro enorme fatto in questi anni da Vico del Gargano con i Borghi più belli d’Italia”.
“L’esclusione di San Menaio è incomprensibile”, aggiunge Porzia Pinto, assessore comunale al Turismo con delega proprio alla rete de I Borghi più belli d’Italia. “L’auspicio è che la Regione Puglia rifletta e torni sui propri passi, se non in questa stagione almeno per la prossima. Non è una questione di campanilismo, perché San Menaio e Vico del Gargano sono davvero centrali rispetto all’inclusione di un più vasto territorio nei flussi turistici che ampliano l’offerta rivolta ai visitatori e la diversificano. Vico del Gargano è stato giudicato uno dei cinque borghi più belli d’Italia ed è una rarità poter promuovere, in un unico ‘fazzoletto di terra’, non solo il mare, ma anche i borghi, le aree archeologiche, il lago di Varano. Se avesse dialogato con tutti i Comuni, e non solo con alcuni, la Regione Puglia avrebbe evitato un errore davvero grave e grossolano”.
“San Menaio, Calenella e Vico del Gargano, insieme, rappresentano una delle 10 destinazioni turistiche con più arrivi e presenze nell’area garganica”, aggiunge Sciscio. “Si tratta di una zona strategica anche per la sua immediata vicinanza a Rodi Garganico da una parte e ai borghi di Carpino, Cagnano e Ischitella dall’altra. Con un unico collegamento, dunque, si sarebbe rafforzato un sistema turistico che tiene insieme tutta l’Area Interna Gargano. In tema di sviluppo, questo significa anche integrare la costa con i borghi e le aree archeologiche-naturalistiche come quella di Monte Pucci. La dimenticanza della Regione Puglia, dunque, è piuttosto grave, segno di una disattenzione che mortifica l’impegno e gli investimenti sia degli operatori turistici di quest’area sia il lavoro enorme fatto in questi anni da Vico del Gargano con i Borghi più belli d’Italia”.
“L’esclusione di San Menaio è incomprensibile”, aggiunge Porzia Pinto, assessore comunale al Turismo con delega proprio alla rete de I Borghi più belli d’Italia. “L’auspicio è che la Regione Puglia rifletta e torni sui propri passi, se non in questa stagione almeno per la prossima. Non è una questione di campanilismo, perché San Menaio e Vico del Gargano sono davvero centrali rispetto all’inclusione di un più vasto territorio nei flussi turistici che ampliano l’offerta rivolta ai visitatori e la diversificano. Vico del Gargano è stato giudicato uno dei cinque borghi più belli d’Italia ed è una rarità poter promuovere, in un unico ‘fazzoletto di terra’, non solo il mare, ma anche i borghi, le aree archeologiche, il lago di Varano. Se avesse dialogato con tutti i Comuni, e non solo con alcuni, la Regione Puglia avrebbe evitato un errore davvero grave e grossolano”.