TARANTO - Laboratorio, officina di idee, agorà sul futuro. La prima edizione del Taranto Innovation Summit ha proiettato il capoluogo ionico nella dimensione di capitale dell'innovazione. Quasi cinquemila streaming; 1300 registrazioni ai panel; 16 startup; oltre 50 speech, trendtopic social, decine di articoli su web, tv, quotidiani. “Il vero successo del Taranto Innovation Summit, non risiede nei grandi numeri conseguiti e nemmeno nella massiccia partecipazione. Il vero successo è aver aperto un nuovo percorso lungo la strada dell'innovazione e della sostenibilità, le lenti con cui dobbiamo guardare il futuro per realizzare le transizioni digitale e green”.
Così Silvio Busico, direttore generale di Programma Sviluppo, congeda la prima edizione della manifestazione. E' tempo di bilanci, ma lo sguardo è già proiettato al prossimo anno. “Programma Sviluppo ha organizzato il Summit – aggiunge – perché crediamo che l'innovazione sia la più importante leva di sviluppo dei territori e debba diventare una priorità da perseguire nelle politiche attive del lavoro. I prossimi anni saranno segnati da profondi cambiamenti: l'intelligenza artificiale, il metaverso, le nuove tecnologie, trasformeranno il modo di vivere, di lavorare, di fruire del tempo libero, di spostarsi. La transizione digitale è già in corso e arriverà un momento in cui si manifesterà in maniera inderogabile.
Non possiamo ignorare il futuro, perché il futuro non ci ignorerà. Ritengo questa affermazione profondamente vera. Già oggi, infatti, le imprese sono impegnate nell'affannosa e spesso infruttuosa ricerca di personale specializzato, a conferma di quanto sia importante possedere le competenze. Nei prossimi anni il mismatch tra domanda e offerta potrebbe ampliarsi ancora, ecco perchè è prioritario conoscere e comprendere i cambiamenti per essere pronti a coglierne le opportunità piuttosto che considerarli un'incognita oscura e confusa.
Il senso del Taranto Innovation Summit - conclude Busico - è questo e per questo si tratta di un percorso che proseguirà. La prima edizione è servita a sperimentare il format, a misurarci con le nostre possibilità. Abbiamo aperto finestre con importanti università nazionali ed estere, con ricercatori, con imprenditori, con giovani startupper. Ci siamo occupati di intelligenza artificiale, di blockchain, di metaverso, di mobilità sostenibile, di one health, di tecnologie avanzate, di competenze digitali, ottenendo grande partecipazione a tutti i panel organizzati. Una full immersion che ha visto Taranto protagonista come paradigma della transizione green e digitale. Importante, la collaborazione con il Comune di Taranto e l'Università di Bari come tasselli di quella contemporaneità che non aspetta gli eventi, ma si sforza di comprenderli e governarli”.
La prima edizione del Taranto Innovation Summit organizzata da Programma Sviluppo, ha avuto come partner istituzionali il Comune di Taranto e il Dipartimento Universitario Jonico dell'Università “A. Moro” di Bari. "Il Taranto Innovation Summit è la dimostrazione oggettiva che la transizione giusta è in atto ed il territorio non solo è ricettivo ma anche proattivo e propositivo. Per sei giorni oltre 50 esperti d’innovazione e 16 startup ci hanno raggiunto a Taranto per argomentare le sfide e le opportunità che ci attendono e per presentare soluzioni innovative negli ambiti della sostenibilità ambientale e della salute dell’uomo”.
Questa la riflessione di Marco Favia, innovation manager e coordinatore del Summit. “Tre aspetti mi hanno particolarmente colpito – continua - il primo è la risposta internazionale al nostro invito, in particolare, eminenti accademici hanno rappresentato 12 università italiane ed europee, tra le quali l’Università di Oxford e l’Università Bocconi, oltre all’European Environment Agency (EEA), all’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e all’Health and Environment ALliance (HEAL).
In secondo luogo la partecipazione di profili complementari come ricercatori, startupper, corporate innovators e professori ci ha permesso di ricreare per sei giorni un ecosistema di competenze ed interconnessioni reciproche a beneficio di tutti gli stakeholders. Infine, le sinergie sviluppate dagli Enti del Territorio. La volontà di Programma Sviluppo di coinvolgere sin dal principio il Comune di Taranto ed il Dipartimento Jonico dell’Università di Bari ci ha consentito di creare un’iniziativa unica e rappresentativa della Regione, ponendo i presupposti per un evento sistemico, attrattivo e multi-prospettico. Taranto Innovation Summit è stato un vero caleidoscopio dell’innovazione al servizio della sostenibilità. La Puglia si conferma come una delle Regioni al più alto tasso d’innovazione del Paese e Taranto, per storia e natura si candida ad essere una città protagonista della Transizione Giusta a livello globale. L’appuntamento è a giugno 2024 per la seconda edizione”.
Così Silvio Busico, direttore generale di Programma Sviluppo, congeda la prima edizione della manifestazione. E' tempo di bilanci, ma lo sguardo è già proiettato al prossimo anno. “Programma Sviluppo ha organizzato il Summit – aggiunge – perché crediamo che l'innovazione sia la più importante leva di sviluppo dei territori e debba diventare una priorità da perseguire nelle politiche attive del lavoro. I prossimi anni saranno segnati da profondi cambiamenti: l'intelligenza artificiale, il metaverso, le nuove tecnologie, trasformeranno il modo di vivere, di lavorare, di fruire del tempo libero, di spostarsi. La transizione digitale è già in corso e arriverà un momento in cui si manifesterà in maniera inderogabile.
Non possiamo ignorare il futuro, perché il futuro non ci ignorerà. Ritengo questa affermazione profondamente vera. Già oggi, infatti, le imprese sono impegnate nell'affannosa e spesso infruttuosa ricerca di personale specializzato, a conferma di quanto sia importante possedere le competenze. Nei prossimi anni il mismatch tra domanda e offerta potrebbe ampliarsi ancora, ecco perchè è prioritario conoscere e comprendere i cambiamenti per essere pronti a coglierne le opportunità piuttosto che considerarli un'incognita oscura e confusa.
Il senso del Taranto Innovation Summit - conclude Busico - è questo e per questo si tratta di un percorso che proseguirà. La prima edizione è servita a sperimentare il format, a misurarci con le nostre possibilità. Abbiamo aperto finestre con importanti università nazionali ed estere, con ricercatori, con imprenditori, con giovani startupper. Ci siamo occupati di intelligenza artificiale, di blockchain, di metaverso, di mobilità sostenibile, di one health, di tecnologie avanzate, di competenze digitali, ottenendo grande partecipazione a tutti i panel organizzati. Una full immersion che ha visto Taranto protagonista come paradigma della transizione green e digitale. Importante, la collaborazione con il Comune di Taranto e l'Università di Bari come tasselli di quella contemporaneità che non aspetta gli eventi, ma si sforza di comprenderli e governarli”.
La prima edizione del Taranto Innovation Summit organizzata da Programma Sviluppo, ha avuto come partner istituzionali il Comune di Taranto e il Dipartimento Universitario Jonico dell'Università “A. Moro” di Bari. "Il Taranto Innovation Summit è la dimostrazione oggettiva che la transizione giusta è in atto ed il territorio non solo è ricettivo ma anche proattivo e propositivo. Per sei giorni oltre 50 esperti d’innovazione e 16 startup ci hanno raggiunto a Taranto per argomentare le sfide e le opportunità che ci attendono e per presentare soluzioni innovative negli ambiti della sostenibilità ambientale e della salute dell’uomo”.
Questa la riflessione di Marco Favia, innovation manager e coordinatore del Summit. “Tre aspetti mi hanno particolarmente colpito – continua - il primo è la risposta internazionale al nostro invito, in particolare, eminenti accademici hanno rappresentato 12 università italiane ed europee, tra le quali l’Università di Oxford e l’Università Bocconi, oltre all’European Environment Agency (EEA), all’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e all’Health and Environment ALliance (HEAL).
In secondo luogo la partecipazione di profili complementari come ricercatori, startupper, corporate innovators e professori ci ha permesso di ricreare per sei giorni un ecosistema di competenze ed interconnessioni reciproche a beneficio di tutti gli stakeholders. Infine, le sinergie sviluppate dagli Enti del Territorio. La volontà di Programma Sviluppo di coinvolgere sin dal principio il Comune di Taranto ed il Dipartimento Jonico dell’Università di Bari ci ha consentito di creare un’iniziativa unica e rappresentativa della Regione, ponendo i presupposti per un evento sistemico, attrattivo e multi-prospettico. Taranto Innovation Summit è stato un vero caleidoscopio dell’innovazione al servizio della sostenibilità. La Puglia si conferma come una delle Regioni al più alto tasso d’innovazione del Paese e Taranto, per storia e natura si candida ad essere una città protagonista della Transizione Giusta a livello globale. L’appuntamento è a giugno 2024 per la seconda edizione”.