TARANTO - Massima ed estrema attenzione viene dedicata dalla Procura della Repubblica di Taranto e dalle Forze dell’Ordine alla figura del “parcheggiatore abusivo” che, oltre ad avere riflessi sull’ordinata e civile convivenza sociale, può diventare a volte sintomo di una diffusa illegalità sul territorio. Non di rado, infatti, la richiesta di “elargizione” della somma di denaro assume i contorni di una pretesa, quasi un atto dovuto dal cittadino nei confronti di colui che senza autorizzazione esercita un’attività illecita.
Numerosi sono, infatti, i servizi di controllo straordinario del territorio predisposti, finalizzati a verificare il rispetto dei provvedimenti di DACUR (c.d. Daspo Urbano) emessi dal Questore nei confronti di coloro che sono stati trovati intenti nello svolgimento dell’illecita attività di parcheggiatore abusivo nelle principali piazze del centro città . Espressione dell’attenzione riservata ad un fenomeno che trascende nella commissione di reati è il provvedimento della misura cautelare col quale il GIP di Taranto, accogliendo la richiesta della Procura della Repubblica, ha applicato ad un 47enne la misura degli arresti domiciliari, con dispositivo elettronico di controllo.
Tra gli episodi a conferma della protervia del soggetto, la Procura, ai fini della richiesta della misura cautelare, ha riportato un episodio accaduto a novembre dello scorso anno allorché il 47enne, già sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza emessa dal Tribunale di Lecce, avrebbe colpito con uno schiaffo l’autista del trasporto pubblico, intimandogli di non interrompere la corsa. Solo il tempestivo intervento della Squadra Volante ha evitato che la situazione potesse degenerare in conseguenze più gravi.
Proprio al fine di dare un forte segnale di attenzione a tale odiosa "pratica" , con totale dispregio delle prescrizioni di legge, la Squadra Volante ha dato esecuzione alla misura cautelare degli arresti domiciliari, con dispositivo elettronico di controllo nei confronti del 47enne perché presunto responsabile della violazione, in numerose occasioni, dell’obbligo e delle prescrizioni inerenti la sorveglianza speciale, oltre che della violazione del provvedimento di divieto di accesso a determinate aree urbane (DACUR) emesso dal Questore di Taranto. Resta ferma la presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva.