NICOLA ZUCCARO - Foggia, giovedì 22 luglio 1943. Alle 9:39, il capoluogo dauno fu investito dalla prima di una lunga serie di esplosioni, preannunciate dal suono delle sirene d'allarme. Settantuno " Fortezze volanti" dell'USAF (l'aviazione militare degli Stati Uniti d'America), in due interminabili ondate di attacchi, sganciarono sulla città numerose bombe che oltre a radere al suolo palazzi e monumenti, procurarono un elevato numero di vittime civili. Ma fu nella stazione che si registrò uno degli eventi più tragici di quella drammatica estate del '43 per Foggia.
Centinaia di persone trovarono la morte nel sottopassaggio della stessa. Gli ordigni sganciati sulla ferrovia, oltre a far crollare parti della stazione, colpirono anche un carro cisterna che trasportava carburante. Il liquido contenuto nello stesso, si rovesciò tutt'intorno e si infilò nel sottopasso gremito, prendendo fuoco e provocando numerosi morti. Per evitare ulteriori disastri, alcuni ferrovieri, con un atto di eroismo che a molti di loro costò la vita, condussero lontano dallo scalo ferroviario un convoglio militare carico di munizioni. Ottant'anni dopo, resta ancora sconosciuto il numero esatto delle vittime di questo bombardamento. Per le sofferenze subìte dalla cittadinanza, sia il 22 luglio e sia dopo i bombardamenti subìti dal capoluogo dauno il 28 maggio, il 19 agosto e nella notte tra 17 e il 18 settembre 1943, la città di Foggia è stata insignita di due medaglie d'oro. La prima al Valor civile nel 1959 e la seconda al Valor Militare nel 2006.