Bari, architetti e ingegneri celebrano i 100 anni

(Mimmo Mastronardi e Umberto Fratino)
BARI - Si è tenuto ieri nel Teatro Piccinni di Bari la celebrazione organizzata dagli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri, in occasione del centenario dalla legge che il 24 giugno 1923 istituì gli ordini professionali. Un’occasione anche di spunto e di riflessione sulle figure professionali, tra passato presente e futuro, dalle origini della professione alle sfide del mondo digitale. Allo stesso tempo, un’opportunità per sottolineare i ruoli degli ordini nel rapporto con enti e istituzioni locali e nello sviluppo del territorio che sarà.

Il presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Bari, Umberto Fratino, pone l’accento sul ruolo stesso degli ordini nei confronti dell’intera comunità barese: «Gli ordini professionali siano sempre più elementi di garanzia per l’intera comunità. La richiesta, forte e chiara, è quella di mettere in condizioni gli ordini, degli ingegneri e degli architetti, di assurgere sempre più quel ruolo sociale che le competenze impongono.

Per raggiungere l’obiettivo serve l’obbligatorietà dell’iscrizione all’albo, così come avviene per altre professioni, così da poter garantire aggiornamento professionale e qualità delle prestazioni. Per accedere, poi, necessario un esame che certifichi le competenze, a beneficio dei cittadini ma anche degli stessi colleghi.

Insomma, una figura professionale che cambia al passo coi tempi e che è pronta a farsi carico della responsabilità di partecipare attivamente alla progettazione e alla realizzazione della società che sarà, senza esimersi da momenti di certificazione delle proprie competenze, di qualsiasi natura, tecniche ma non solo».

«L’architetto, l’ingegnere – ha sottolineato Mimmo Mastronardi, presidente dell’OAPPC della provincia di Bari – sono parte della vita quotidiana delle comunità cittadine e regionali come costruttori di città, operatori in grado di garantire la tutela e la valorizzazione dei territori, del patrimonio artistico e culturale del Paese, nelle diverse articolazioni delle professioni che svolgiamo. Chiediamo al viceministro Sisto il rafforzamento del ruolo degli ordini territoriali affinché diventino centrali nelle politiche di governo dei territori, nell’elaborazione dei Piani e nelle compagini della Pubblica Amministrazione. Chiediamo, inoltre, la modifica della loro struttura attuale, che oggi si regge sul mero volontariato, nell’intento di rispondere al meglio ai bisogni e agli interessi della collettività».

Ospite dell’evento, inserito nella manifestazione “Cosa sarà – l’impegno di oggi per i cittadini di domani” organizzata nell’ambito del Piano di Sviluppo e Coesione della Città Metropolitana di Bari e del Pon Metro del Comune di Bari, il fisico prof. Valerio Rossi Albertini intervenuto con una lectio magistralis su “Transizione verde: le sfide climatiche e ambientali”. Il fisico ha sottolineato che la strada verso il nucleare è segnata, poi ha aggiunto: «La professione, in senso di divulgazione scientifica, ha più di cento anni, visto che già dall’antica Grecia chi aveva questo genere di competenze le riportava alla comunità. Ai giorni nostri, poi, il ruolo di chi sa interpretare e sa come funzionano i meccanismi, ad esempio in ambito digitale, ha una funzione sociale perché senza comprensione da parte di tutti semplicemente non c’è democrazia».

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