BARI - Questa mattina il sindaco Antonio Decaro, accompagnato dall’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso e dal vicedirettore Prof. Alfonso Pisicchio, dal presidente Prof. Pasquale Guaragnella, dalla direttrice amministrativa dott.ssa Maria Laura Nardilli, dal direttore di ragioneria Dott. Michele Murgolo e da alcuni docenti, ha effettuato un sopralluogo sul cantiere che sta interessando due edifici (all’interno del complesso della ex caserma Rossani) oggetto di riqualificazione e trasformazione per ospitare la nuova sede dell’Accademia.
I lavori in corso, afferenti al primo contratto attuativo, dell’importo di circa 18 milioni di euro, finanziato con il patto per Bari della Città metropolitana, interessano gli edifici D e H, entrambi affacciati sull’ex piazza d’armi, oggi sede del parcheggio gestito da Amtab.
Nel primo edificio, D, saranno realizzati la sala congressi e una serie di servizi utili ad accogliere eventi dell’Accademia mentre nella palazzina H troveranno posto le aule e gli uffici. Nei prossimi mesi si procederà con l’aggiudicazione del secondo contratto attuativo, che rientra sempre nell’ambito dello stesso appalto, per un importo di circa 4,5 milioni, con cui si interverrà sulla palazzina E, individuata nell’edificio in linea con le sedi del Polo bibliotecario e della mediateca già riqualificati e consegnati alla Regione.
La fine dei lavori per questo primo lotto è fissata per dicembre 2024 mentre per il secondo contratto attuativo si dovrà attendere il secondo semestre del 2025.
“Nella ex caserma Rossani stiamo realizzando il nuovo polo della cultura cittadina - ha spiegato Decaro attraversando il cantiere -: un pezzo per volta stiamo riportando in vita edifici bellissimi, chiusi da oltre trent'anni, che sono pronti ad accogliere una nuova vita. Questo cantiere ci permetterà di allocare qui la nuova sede dell’Accademia delle Belle Arti, che finalmente avrà spazi degni delle sue attività e sarà integrata in un progetto di riqualificazione complessivo che vedrà una grande "piazza d’arti", come l’abbiamo chiamata, con luoghi per le esposizioni e gli eventi. A seguire sarà la volta della Casa delle Cittadinanza, nell’edificio prospiciente parco Gargasole, fino a restituire alla città l’intero complesso, di 7 ettari di superficie, che finalmente vedrà sparire la parola ex. Questo luogo diventerà il Polo della cultura Rossani, attraversato da studenti, cittadini, visitatori, lavoratori di Bari ma anche dell’area metropolitana di Bari e della regione, riempiendo di energie e di contenuti quello che è stato per troppo tempo un grande vuoto urbanistico nel centro della città”.
“Oggi abbiamo avuto modo di vedere, per la prima volta pubblicamente - ha sottolineato l’assessore Galasso -, un importante ritrovamento storico, ossia il ciottolato lungo l’edifico D, ora oggetto di un lavoro di restauro dedicato condiviso con la Soprintendenza. Si sta procedendo, infatti, alla catalogazione delle singole pietre che sono state precedentemente fotografate per poi essere riposizionate nel contesto originario ma in quota compatibile con i nuovi ingressi agli edifici. Questo per mantenere inalterato lo stato originario dei luoghi che è motivo di pregio e di tutela della valenza storica e architettonica del bene. Il resto dei lavori procede spedito, compatibilmente con la disponibilità dei siti e le procedure autorizzative. Per quanto riguarda il primo lotto, l’azienda conta addirittura di anticipare la consegna di fine cantiere di qualche mese rispetto alla fine del 2024, attraverso un dispiegamento di uomini e mezzi utili a restituire alla città quanto prima questi immobili trasformati. Oggi abbiamo voluto al nostro fianco in questo sopralluogo i referenti dell’Accademia delle Belle Arti con cui sin dall’inizio abbiamo condiviso ogni passaggio di progettazione, convinti che il comfort e il benessere di studenti, insegnanti e personale dell'Accademia, genererà straordinari benefici per le prossime generazioni di artisti che in quegli spazi avranno la gioia di potersi formare”.
“L’emozione di vedere l’inizio dei lavori della nuova “Casa” della comunità dell’Accademia di Belle Arti di Bari è forte -dichiara il prof. Pisicchio vicedirettore -, dopo anni di disagio, questo spazio “unico e strategico” per l’intera città permetterà finalmente ai nostri studenti di potersi formare e produrre ricerca creativa in un luogo adeguato e degno ma soprattutto cerniera tra tradizione e innovazione. L’Accademia ringrazia il Sindaco Antonio Decaro e la sua amministrazione per l’impegno e l’incisività profusa per realizzare questo importante obbiettivo.”
Una sintesi del progetto
Nello specifico il progetto per la realizzazione dell’Accademia delle Belle Arti nella ex Caserma Rossani, così come approvato, prevede nuovi ambienti per la didattica e a servizio delle nuove funzioni all’interno fabbricati D, E e H, per una superficie totale di intervento di oltre 9.000 mq, così configurati:
· Fabbricato D: la nuova Aula Magna, (dedicata alla didattica teatrale e alle rappresentazioni, che potrà essere aperta anche agli utenti esterni), con un’ampia sala da 300 posti per il pubblico, il foyer e il palco con camerini, oltre ad aule didattiche, laboratorio di scenotecnica, spazi distributivi e servizi igienici;
· Fabbricato E: atri, laboratori di incisione, laboratori di grafica, laboratori di decorazione, laboratori di plastica ornamentale, laboratori di decorazione e falegnameria, laboratori di anatomia, laboratori di scultura, aule multimediali, laboratori di pittura, laboratori di fashion, un'aula multimediale cinema/TV a gradoni, oltre a servizi e camerini, depositi, spazi distributivi, uffici per i docenti e servizi igienici;
· Fabbricato H: nuovi uffici per i docenti e per la consulta, aule didattiche, sala professori, sala riunioni, oltre a spazi distributivi e servizi igienici.
Le scelte progettuali per la collocazione delle diverse funzioni e i criteri generali per le operazioni di restauro degli edifici esistenti sono state condivise con la Soprintendenza e guidate dai vincoli esistenti, in modo tale da preservare la leggibilità delle strutture originarie e da risultare in linea con il restauro realizzato per gli altri due edifici che a breve ospiteranno il polo bibliotecario della Regione Puglia. In fase di elaborazione si è tenuto conto delle esigenze funzionali e quantitative dell'Accademia, garantendo modalità di accesso differenziate ai diversi ambienti didattici, amministrativi, laboratoriali al fine di consentire la massima integrazione tra gli spazi e le attività, anche in considerazione della particolare tipologia degli edifici.
Il progetto comporta interventi sulle strutture esistenti da eseguire con materiali e tecniche analoghe e compatibili con quelle originali, oltre a interventi impiantistici che prevedono la realizzazione di nuove centrali frigorifere per la produzione di acqua refrigerata e acqua calda per i tre edifici, impianti di climatizzazione, riscaldamento, ventilazione e fornitura di aria primaria ai locali, con il recupero delle acque meteoriche e supervisione generale delle utenze, al fine di perseguire un risparmio energetico ed economico per i costi di gestione e manutenzione. Inoltre, come noto, grande importanza avrà la futura riqualificazione dell'originale “Piazza d'Armi”, che diventerà una “Piazza d'Arti”, un giardino che collegherà il nuovo parco con l'area a sud del quartiere diventando un’estensione all'aperto dell'Accademia, realizzata con le sembianze di un’arena, utile per installazioni artistiche, spettacoli e manifestazioni pubbliche.
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