Bari, violenta ragazza su via Amendola: arrestato 28enne nigeriano

BARI - Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Bari hanno tratto in arresto a Corato lo scorso 11 luglio, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Bari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, un cittadino nigeriano di 28 anni, con precedenti penali per violenza sessuale, ritenuto responsabile, in base agli elementi acquisiti nel corso delle indagini, – accertamenti compiuti nella fase delle indagini preliminari che necessitano della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa – di violenza sessuale ai danni di una giovane donna italiana.

I fatti risalgono allo scorso 22 aprile: l’uomo, a Bari n via Amendola, bloccò la sua vittima all’interno di uno stabile e la palpeggiò sui glutei e sulla schiena; la reazione e le urla della vittima misero in fuga l’aggressore e la donna riuscì a sottrarsi alla violenza sessuale. Quanto alle modalità dell’evento delittuoso, così come ricostruito dagli investigatori, è stato appurato, anche grazie alla visione delle telecamere cittadine, che il presunto aggressore, dopo aver individuato la sua giovane vittima tra le vie del centro cittadino, la pedinò sino al luogo ove fu consumata la violenza sessuale.

Le indagini, estremamente complesse, che hanno portato all’arresto del 28enne, sono state condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Bari, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Bari, e si sono basate, tra le altre cose, sulla visione delle immagini registrate dai sistemi di video sorveglianza e sul sequestro, effettuato a seguito di perquisizione domiciliare, dei capi d’abbigliamento corrispondenti a quelli utilizzati dall’arrestato il giorno in cui perpetrò la violenza sessuale.

È importante sottolineare che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, all’esecuzione della misura cautelare odierna, seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa dell’indagato, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo, nel contraddittorio tra le parti.

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