Bisceglie, 'FaMiFaRe' in concerto assieme a 'MusicaInGioco' a favore dell’AIPD Bari

BISCEGLIE - La musica quale straordinario veicolo di solidarietà e di integrazione, meglio ancora se espressa attraverso la virtuosa sinergia di due talentuose realtà giovanili pugliesi. Si sviluppa e ribadisce tramite tali coordinate la seconda edizione del concerto “Orchestre Unite per l’AIPD”, patrocinato dal Comune di Bisceglie, in programma domenica 23 luglio nel piazzale del tempio di San Giuseppe, all’interno di Universo Salute Opera Don Uva (porta alle ore 20.30, inizio alle 21.00).

Sull’imponente palco predisposto dagli organizzatori si esibiranno, infatti, l’orchestra e coro “FaMiFaRe” diretta dal maestro Domenico De Musso assieme agli interpreti di “MusicaInGioco” sotto la direzione del maestro Andrea Gargiulo. “MusicaInGioco” è un’associazione che dona lezioni e strumenti musicali a bambini e ragazzi in area disagio socio-economico/personale o con disturbi dell’apprendimento.

Attualmente, in Puglia, ha già dato la possibilità a quasi 3000 bambini e ragazzi di vivere la bellezza della musica. Il progetto MusicaInGioco è finalizzato a integrare nel gruppo i soggetti coinvolti in situazione di disagio o a rischio di abbandono scolastico, a recuperare e potenziare le competenze e l’autostima, a sviluppare attitudini ed abilità e a favorire le capacità di socializzazione, a interessare alla musica e “sedurre esteticamente”, grazie alla bellezza dell’esecuzione orchestrale, resa semplice dall’approccio pratico, portando così alla creazione di numerose compagini orchestrali e corali.

Parte del ricavato del concerto (info e prevendita al numero 388.4490106, o consultare il sito www.orchestrafamifare.it) andrà in beneficenza alla sezione barese dell’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), la cui “mission” prevede – tra i punti principali - fare cose utili per le persone con la sindrome di Down e le loro famiglie; informare più persone possibili con libri e convegni; aiutare le persone con la sindrome di Down ad avere una scuola in cui poter stare bene e imparare; aiutare le persone con la sindrome di Down che possono lavorare a trovare l’occupazione migliore; far rispettare i diritti delle persone con sindrome di Down.

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