GIULIA GRECO - RosaMora e MoraMora. Sono queste le varianti di vino presentate da Cantine Paololeo nel backstage di Battiti Live a Gallipoli.
“Un elogio alla bellezza salentina, sia in versione più adulta
attraverso la variante rossa sia in quella più giovanile con la variante
chiara”. Così esordisce Alessandro Leo, erede della storica casata
nel backstage – “noi come famiglia e come azienda storica puntiamo
a valorizzare i vitigni autoctoni e a rendere onore alla nostra
bellissima terra grazie ad un lavoro che inizia dal 1940 e che si
concretizza nel 1989 con la nascita del marchio, che oggi viene
commercializzato sia in Italia sia all’estero per un totale di 8 milioni
di bottiglie vendute” – conclude mentre l’intero pubblico rimane
estasiato all’assaggio del vino.
“Non solo” – continua – “quando si parla di famiglia non si può non
fare cenno ai progetti futuri”.
Come dargli torto, dato che Cantine
Paolo Leo sarà la prima azienda del territorio a incantinare ben 1011
bottiglie con il metodo classico Pas Dosé nel mare cristallino di
Porto Cesareo. Un’attenzione mirata, quindi, alla sostenibilità con le
varianti autoctone Verdeca e Maresco che verranno consegnate al
mare per 12 mesi a -30 metri, al riparo dalla luce e dagli influssi
lunari.
Una sperimentazione che, oltre a consacrare la famiglia come
pioniera di nuovi metodi di conservazione del vino, le dà un posto
rilevante anche in un’ottica di sguardo puntato alle generazioni
future di cui i quattro eredi, Nicola, Stefano, Alessandro e Francesco
– arrivati alla terza generazione per quanto riguarda
l’imbottigliamento – se ne rendono valorosamente fieri.