CEGLIE MESSAPICA (BR) - Quinto appuntamento della rassegna "Per gusto e per diletto": venerdì 4 agosto, alle ore 19:00, nel Giardino della Poesia "Rita Santoro Mastantuono" (Museo MAAC) di Ceglie Messapica con Omar Di Monopoli, intervistato dalla prof.ssa Maria Antonietta Epifani.
Per quel che riguarda Omar Di Monopoli, classe 1971, è uno scrittore italiano. Dopo aver lavorato per un decennio come redattore e grafico all'interno di numerose piccole realtà editoriali del Salento, si è affacciato nel panorama culturale nazionale nel 2007 entrando a far parte del catalogo di autori delle edizioni milanesi ISBN. Il suo primo romanzo è stato Uomini e cani (2007), seguito, l'anno successivo, da Ferro e fuoco (2008), una storia corale ambientata tra i nuovi schiavi della raccolta nei campi dello sperone del Gargano. Nel 2010 per la medesima casa editrice è uscito La legge di Fonzi, terzo capitolo di questa ideale trilogia neo-western che narra di vicende ambientate in un paesino fittizio del brindisino stretto tra le maglie della Sacra Corona Unita. Nel 2014 pubblica la raccolta di racconti Aspettati l'inferno, nel 2017 ha pubblicato per Adelphi il noir Nella perfida terra di Dio, tradotto all’estero, trasposto in fumetto per Sergio Bonelli editore e nel 2021 esce per Feltrinelli Brucia l'aria.
Per la rassegna presenterà "In principio era la bestia" (Feltrinelli, 2023), un viaggio affascinante e oscuro al termine dell’Illuminismo, fra superstizione, sentimento del sacro, esoterismo e razionalità. In un Sud indomito e mannaro. Ispirato a una storia vera. Gennaio 1799, dintorni di Taranto. Mentre ribollono i moti giacobini, viene ritrovato il corpo senza testa della vecchia Narda Stumicusa, mammana e fattucchiera. Al delitto fanno seguito misteriosi avvistamenti di una creatura demoniaca – ululati raggelanti nel cuore della notte, feroci aggressioni ad animali – e, un anno più tardi, un’altra morte violenta: la carcassa mutilata di un viandante viene scoperta nel fitto della vegetazione. Con il secondo omicidio nella comunità corrono le voci sull’esistenza di una pericolosa fiera e gli abitanti iniziano a barricarsi in casa, finché da Napoli una pattuglia di dragoni del re – accompagnati dal naturalista James Fenimonte – viene inviata in Terra d’Otranto per indagare. Nel popolo c’è chi afferma di aver veduto la Bestia, una sorta di grosso lupo, qualcun altro invece dice che i fatti di sangue sono da ascrivere al brigante Malesano. In una Puglia ancora stordita dai fumi della Repubblica Napoletana, divisa fra sostenitori giacobini e conservatori realisti, il gruppo inizia le ricerche e nei sotterranei della chiesa rintraccia ed esamina il corpo di Narda, semimummificato sotto uno strato di calce. Quindi, conversa con i due fratelli che hanno scoperto il secondo cadavere, le cui spoglie sono state immediatamente bruciate sul posto. L’indagine si rivela molto presto la scoperta di un mondo di profonde diseguaglianze in cui violenza, superstizione, sentimento del sacro ed esoterismo convivono con razionalità e rigore. Attraverso gli occhi dei soldati forestieri giunti dalla capitale, Omar Di Monopoli disvela la straordinarietà di un territorio irrisolto: un viaggio affascinante e oscuro al termine dell’Illuminismo, in un Sud indomito e mannaro. Avvistamenti della creatura colorarono i racconti d’ogni bettola e misteriosi attacchi a greggi e stabbi e pollai furono per mesi all’ordine del giorno. L’estate successiva, stroncata nel sangue la ribellione dei repubblichini e restaurato il potere retrivo col ritorno sul trono del monarca borbonico, la Bestia tornò a colpire.