Confesercenti Puglia: nuove regole sugli sconti

BARI - L’entrata in vigore, il prossimo 1° luglio, delle regole, contenute nel decreto legislativo di recepimento della direttiva Omnibus, in materia di annunci riduzione dei prezzi, è un’ottima notizia per il commercio tradizionale, che finalmente vedrà l’imposizione di obblighi comuni per tutte le componenti del settore abbigliamento. Così Benny Campobasso, presidente di Fismo/Confesercenti Puglia, sull’introduzione delle nuove regole che prevedono, tra l’altro, che nel corso di qualsiasi campagna promozionale, compresi i saldi, debba essere reso pubblico il prezzo più basso praticato dal venditore nei 30 giorni anteriori la riduzione di prezzo annunciata.

'L’applicazione delle nuove disposizioni – spiega il presidente Fismo – non stravolge certo la vita dei piccoli commercianti, che in materia di promozioni già si comportano così da sempre, ma andrà a modificare le abitudini degli outlet, delle grandi catene e soprattutto del commercio online, che spesso non rendono conoscibile il vero prezzo di partenza delle merci, puntando sull’effetto richiamo degli sconti annunciati'.

'Un altro aspetto interessante della direttiva Omnibus – sottolinea Campobasso – è quello che riguarda la verifica della veridicità delle recensioni su un prodotto, attribuite a consumatori che avrebbero acquistato quel bene, o comunque delle recensioni tese a indirizzare l’acquisto di un prodotto in determinati esercizi o canali distributivi, atte ad alterare le regole del mercato. Queste norme – conclude – vanno a vantaggio non solo dei consumatori, ma anche del commercio di vicinato, che non può che beneficiare di una regolamentazione più efficace delle offerte promozionali, in un momento in cui è in essere una vera e propria corsa al prezzo più basso, nonostante l’avvio così precoce dei saldi. Ora starà a noi verificare che queste regole vengano fatte rispettare. Sarà nostra cura farci, ancora una volta, interlocutori del Ministero delle imprese e del made in Italy a tutela dei negozi tradizionali, sempre più vittima della concorrenza sleale di venditori che propongono sconti non parametrati e promozioni continue, nel corso dell’anno'.

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