BARI - “Associazioni, cittadini, amministratori locali, manifesteranno contro l'ipotesi di riapertura della discarica Vergine in località Palombara che insiste tra Fragagnano, Lizzano, Monteparano, Faggiano e Roccaforzata. Condivido e sostengo le ragioni del NO. La riapertura della discarica va scongiurata. Questa area, con grande tenacia, sta cercando di recuperare e valorizzare le sue vocazioni più vere: l'agricoltura, le eccellenze enogastronomiche, il turismo. Riattivare quell'impianto per lo smaltimento dei rifiuti, sarebbe una scelta anacronistica e infelice per la collettività ". Così il consigliere regionale Vincenzo Di Gregorio esprime la sua contrarietà alla riapertura della discarica Vergine.
"Al di la della vicenda specifica - prosegue -, prima di assumere qualsiasi decisione amministrativa va considerata la drammatica situazione ambientale del territorio ionico. E questo vale sempre. Non porre adeguata attenzione a questo tema significa potenzialmente mettere a rischio gli ecosistemi, la biodiversità , consumare suolo; può contribuire, inoltre, a peggiorare la qualità della vita dei cittadini e, nei casi più gravi, aumentare i fattori di rischio per la salute".
"Questa vicenda oltre ad essere di vitale importanza per le popolazioni interessate, ha un carattere fortemente simbolico. E' un bivio per noi tutti, dobbiamo decidere se proseguire e intraprendere convintamente la strada della riconversione green, dell'economia circolare ed ecosostenibile; oppure se indugiare su vecchi modelli, ormai obsoleti. Il nostro dovere è quello di tutelare e difendere gli interessi e il benessere della collettività ”, conclude Di Gregorio.
"Al di la della vicenda specifica - prosegue -, prima di assumere qualsiasi decisione amministrativa va considerata la drammatica situazione ambientale del territorio ionico. E questo vale sempre. Non porre adeguata attenzione a questo tema significa potenzialmente mettere a rischio gli ecosistemi, la biodiversità , consumare suolo; può contribuire, inoltre, a peggiorare la qualità della vita dei cittadini e, nei casi più gravi, aumentare i fattori di rischio per la salute".
"Questa vicenda oltre ad essere di vitale importanza per le popolazioni interessate, ha un carattere fortemente simbolico. E' un bivio per noi tutti, dobbiamo decidere se proseguire e intraprendere convintamente la strada della riconversione green, dell'economia circolare ed ecosostenibile; oppure se indugiare su vecchi modelli, ormai obsoleti. Il nostro dovere è quello di tutelare e difendere gli interessi e il benessere della collettività ”, conclude Di Gregorio.