Un evento magico in un luogo altrettanto magico, che si fonde con l'irreale e crea una narrazione unica nel suo genere. è questa la mission del Festival del Cinema del reale e dell'irreale arrivato, quest'anno, alla sua ventesima edizione. Un evento non solo cinematografico e artistico, ma culturale a 360 gradi, che ha toccato i temi più caldi di questi anni: dalla crisi climatica - che richiede un cambio di programma e una rimodulazione del Festival in toto -, alla diversità e ai diritti dei più deboli. Tanti gli ospiti e tante le presentazioni, che grazie ad una sorprendente troupe di più di quaranta persone capitanata da Piero Pisanello con la direzione artistica di Gianluca Rollo, accoglie ogni anno gente da ogni dove. Quest'anno il personaggio più atteso è stato Lou De Matteis, celebre documentarista di conflitti sociali in America, che ha onorato della sua presenza al festival in un percorso itinerante all'interno del castello assieme alla band musicale dei Fanfarroni, per poi proseguire con la proiezione del suo documentario "keeper on the fire" nella splendida cornice del Castello Volante di Corigliano D'otranto.
Tante anche le presentazioni all'interno del castello, che hanno allietato gli ospiti. Dalle rappresentazioni di Maurizio Fiorino con il suo progetto "Restart/Restanze" , che esplora il viaggio dell'artista calabrese trasferitosi in America, ad Alessia Rollo e Alessandro Gattuso. Un allestimento importante è stato dedicato anche a Marcello Moscara con il suo "il cammino degli asini dotti": un viaggio che porta dalla Via Francigena alla terra santa.
Si è proseguito con il secondo giorno con l'aperitivo musicale allietato dalla band Kuukaru e le proiezioni di "il grande paese d'acciaio di Ermanno Olmi," analisi del lavoro" di Ansano Giannarelli, "Viva il paese degli immaginai" di Claudia Mollese e "la generazione perduta" di Marco Turco.
Il terzo giorno è stato accompagnato dalle musiche di Luca Basile e Ingrid Zibaite e dalle proiezioni di "le mani libere" di Ennio Lorenzini in collaborazione con AAMOD, la presentazione del progetto di incontro di comunità tra Italia e Albania, alla presenza di Marcello Rolli, "Polaroid" di Paolo Pisanelli, "amate sponde" di Egidio Eronico, i corti "lu cantastorie" di Simone Salvemini e "il cinema è casa" di Gianni De Blasi. I premi del Cinema del Reale e dell'irreale per le opere prime sono aspettati invece a "il piccolo Golem" di Viola Giulia Milo Co e Federica Quaini, "find your way" di Riccardo Pinna, "crimebuster: a son's searc for this father" di Lou Dematteis.
Il quarto e ultimo giorno è stato invece dedicato all'organizzazione della tavola rotonda "a che serve un festival?" finalizzato a far conoscere agli operatori culturali le difficoltà di operare nel settore cinematografico pugliese, all'incontro "Piazza Pazza", con la voce di Matteo Mauriello - un viaggio alla riscoperta del patrimonio musicale campano. Le proiezioni, sono invece state a cura di Almanacco Home Movies, con frammenti di cinema raccontati in un giorno, un modo innovativo per fare cinema, un omaggio a Daniel Bacalov, figlio del premio Oscar Luis Bacalov, il film "parlate a bassa voce" di Esmeralda Calabria, un viaggio nell'albania di ieri e di oggi. Sempre nel fossato del Castello si sono tenute le proiezioni del film di Isabella Ragonese "rosa-il canto delle sirene", un ritratto poetico della cantastorie siciliana Rosa Balistreri. Seguono per il premio Opera Prima i film "era una cosa molto carina" di Sara Parentini e "Re.Azioni" di Dominic Sambucco, la proiezione "summer within" di Summer Minerva e Adam Golub. A seguire vari dj set allieteranno la serata.
La rassegna proseguirà il 3 e 4 agosto con il festival "le luci nel bosco" - sempre organizzato dagli straordinari Piero Pisanello, Claudio Domini e Francesco Maggiore - a Tiggiano, con la straordinaria presenza di Helen Mirren.