"Il contrasto all'evasione non è volontà di perseguitare qualcuno". Così il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, intervenendo al convegno "Facciamo l'Italia semplice" che poi ha aggiunto: "E' un fatto di giustizia nei confronti di tutti coloro che, e sono la stragrande maggioranza, le tasse anno dopo anno le pagano". "Il nostro è un lavoro essenziale per il funzionamento di tutta la macchina pubblica - ha detto Ruffini - perché se vogliamo garantire i diritti fondamentali della persona indicati e tutelati nella nostra Costituzione, servono risorse". A stretto giro il commento di Matteo Salvini che è tornato a parlare di pace fiscale, definendola un "vantaggio per lo Stato che incassa una marea di miliardi da usare per stipendi e pensioni e significa una liberazione per 15 milioni di persone".
Il ministro ha poi sottolineato che ad oggi ci sono "15 milioni di italiani che hanno fatto la dichiarazione dei redditi, ma hanno un conto aperto con l'Agenzia delle entrate". "Non posso pensare - ha continuato Salvini - che un terzo degli italiani, tolti i minorenni, sono persone che hanno avuto un problema con il fisco, non ce l'hanno fatta a pagare tutto quello che dovevano. Dovrebbero essere aiutati non condannati. Poi gli evasori totali per quanto mi riguarda vanno in galera".
Ruffini, nel corso del convegno, ha poi sostenuto: "Nel 2022 abbiamo recuperato nel complesso la cifra record di oltre 20 miliardi di evasione. Il più importante risultato di sempre". Attraverso le lettere di compliance, ha spiegato, "abbiamo restituito al bilancio dello Stato 3,2 miliardi di euro", mentre tramite l'attività antifrode "siamo riusciti a intercettare o a bloccare 9,5 miliardi di euro".
Il totale dei dipendenti salirà nel 2025 a circa 37mila unità, al netto dei pensionamenti. Nello specifico, ha spiegato Ruffini, "grazie al piano straordinario autorizzato dalla legge di Bilancio che ci consentirà di contare, entro la fine del 2024, su circa 11mila nuove risorse". "Potremo lavorare con meno affanno e migliorare ulteriormente la qualità dei servizi".
Il ministro ha poi sottolineato che ad oggi ci sono "15 milioni di italiani che hanno fatto la dichiarazione dei redditi, ma hanno un conto aperto con l'Agenzia delle entrate". "Non posso pensare - ha continuato Salvini - che un terzo degli italiani, tolti i minorenni, sono persone che hanno avuto un problema con il fisco, non ce l'hanno fatta a pagare tutto quello che dovevano. Dovrebbero essere aiutati non condannati. Poi gli evasori totali per quanto mi riguarda vanno in galera".
Ruffini, nel corso del convegno, ha poi sostenuto: "Nel 2022 abbiamo recuperato nel complesso la cifra record di oltre 20 miliardi di evasione. Il più importante risultato di sempre". Attraverso le lettere di compliance, ha spiegato, "abbiamo restituito al bilancio dello Stato 3,2 miliardi di euro", mentre tramite l'attività antifrode "siamo riusciti a intercettare o a bloccare 9,5 miliardi di euro".
Il totale dei dipendenti salirà nel 2025 a circa 37mila unità, al netto dei pensionamenti. Nello specifico, ha spiegato Ruffini, "grazie al piano straordinario autorizzato dalla legge di Bilancio che ci consentirà di contare, entro la fine del 2024, su circa 11mila nuove risorse". "Potremo lavorare con meno affanno e migliorare ulteriormente la qualità dei servizi".