ROMA - Il governo italiano ha apportato modifiche significative al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), aggiornando ben 144 progetti dei 349 ancora da centrare fino al 2026. Queste revisioni includono lo spostamento di decine di miliardi di euro degli 89,6 restanti da incassare per gli investimenti previsti nel piano.
Una parte importante del Pnrr è dedicata al capitolo RepowerEu, che si concentra sulla transizione verso un'economia verde e l'autonomia energetica del Paese. Ci saranno massicci investimenti in infrastrutture, con fondi provenienti da partecipate pubbliche come Enel, Eni, Terna e Snam. Inoltre, è prevista l'introduzione di nuovi Ecobonus a favore di famiglie e imprese.
Tra i punti rilevanti del piano RePower Eu, vi è un nuovo Ecobonus dedicato esclusivamente alle abitazioni private, con un valore di 4 miliardi di euro. Questa misura mira a sostenere le famiglie a basso reddito che in passato erano rimaste escluse dagli interventi di efficientamento energetico delle abitazioni.
Il RePowerEu conta su 2,7 miliardi di euro iniziali già previsti dalla Commissione europea, ma il governo punta a espandere questa somma recuperando ulteriori circa 16 miliardi da una decina di progetti che necessitano di ulteriori finanziamenti.
Alcuni progetti inizialmente previsti nel Pnrr, come la tratta ferroviaria Roma-Pescara e alcuni lotti della Palermo-Catania, sono stati esclusi dalla scadenza del 2026. Le risorse saranno reinvestite su altre tratte, come Napoli-Bari e Palermo-Catania.
Nella revisione del Pnrr che sarà presentata alla Commissione Europea, sono previste anche misure che saranno finanziate tramite altre fonti, come il piano nazionale complementare al Pnrr e i fondi delle politiche di coesione, per un ammontare di 15,9 miliardi di euro.
Complessivamente, sono previsti interventi per 19 miliardi di euro che contribuiranno alla crescita economica, all'occupazione e allo sviluppo dei principali settori strategici selezionati secondo i criteri del RepowerEu, mirando al raggiungimento degli obiettivi energetici entro il 2026. Il Pnrr comprende anche 3 investimenti (reti, efficientamento e filiere produttive) e 6 riforme volte a promuovere il progresso e la resilienza del Paese.