BARI - Martedì 11 luglio nell’Aula Leogrande – Centro Polifunzionale dell’Università Degli Studi di Bari “Aldo Moro”, si è tenuto il convegno sul progetto PG4I, acronimo di Pervasive games for integration, che utilizza il gioco come strumento ludico-didattico innovativo per promuovere l’apprendimento attivo, sviluppato dall’Università in partnership con altri enti, presenti per l’occasione.
I saluti istituzionali del Magnifico rettore Stefano Bronzini hanno aperto la mattinata, che è proseguita con tre focus. Il primo incentrato su “Migranti e società ospitante”; il secondo sul progetto internazionale di PG4I, che vede coinvolti attivamente i paesi di Italia, Francia e Portogallo; il terzo sul tema “Integrarsi giocando”. È stato illustrato in maniera dettagliata il progetto, ovvero una piattaforma innovativa basata sul gioco del calcio che punta a promuovere efficacemente l’apprendimento attivo, favorendo l’empowerment e incentivando l’integrazione culturale. Il gioco consente di coinvolgere i partecipanti in modo positivo e stimolante, fornendo un feedback immediato e promuovendo livelli di riflessione più profondi sui contenuti. Il gioco permette di acquisire conoscenze linguistiche, di sviluppare competenze di comunicazione, fornendo i rudimenti linguistici relativi all’insieme semantico del corpo e della propria salute, esplorando in maniera divertente la cultura del paese ospitante.
“L’incontro di oggi – ha spiegato la professoressa Teresa Roselli, referente scientifico del progetto – è stato un momento di riflessione su PG4I che punta all’inclusione dei migranti sia da un punto di vista linguistico, sia di consapevolezza del loro stato di salute. L’idea progettuale è stata quella di insegnare loro l’utilizzo della lingua italiana per sentirsi inclusi nella nostra società , passando da un’attività accattivante, ovvero il gioco del calcio. In questa maniera, essi prendono consapevolezza del loro stato di salute perché, attraverso tale attività , si evidenziano gli aspetti del fisico che nei contrasti calcistici possono essere coinvolti e, nello stesso tempo, imparano la lingua italiana”.
Durante il convegno sono intervenuti referenti e responsabili degli enti che stanno collaborando con l’università degli Studi “Aldo Moro”, ovvero la Caritas Diocesana Coimbra, organizzazione non profit sociale (ONG) che sostiene le persone e le comunità in cinque distretti della regione centrale del Portogallo con servizi di assistenza sociale, sanitaria ed educativa; Université Bordeaux Montaigne, università umanistica con una lunga tradizione di apertura alla comunità internazionale; Réseau International Poclande, gruppo accademico multilingue e interdisciplinare per la ricerca in linguistica per lo sviluppo e l’esperienza, con l’obiettivo di mobilitare le risorse linguistiche, antropologiche e culturali nell’affrontare questioni legate allo sviluppo economico e sociale. “Questo è stato un momento di contaminazione di saperi. Si sono alternati esponenti di vari dipartimenti come Lingua, Medicina, Psicologia, Scienze Politiche e Informatica. Abbiamo connesso i nostri saperi e le nostre ricerche in maniera sinergica per realizzare questo progetto”.
Aula Leogrande – Centro polifunzionale - piazza Cesare Battisti, 1 - Bari
Info: 3474360942