TARANTO - Il segretario generale della FIT-CISL di Taranto, Vito Squicciarini, sollecita il Sindaco di
Taranto a dare seguito, attraverso un apertura di un tavolo di confronto, alle numerose lamentele
evidenziate e denunciate dal segretario aziendale della FIT-CISL di Kyma Mobilità. Lo rende noto FIT-CISL in un comunicato.
L’azienda - prosegue la nota - già nel corso dell’ultimo anno ha molto spesso tergiversato rimandando incontri e prendendo tempo per non si sa quale motivo, purtroppo adesso la Direzione aziendale è completamente ingessata, inerme a qualsivoglia evidenza di problematica posta all’attenzione.
Apprezziamo e facciamo i complimenti all’azienda Kyma Mobilità per la chiusura in attivo del bilancio 2023, ma pretendiamo rispetto e dialogo costante per la risoluzione di vertenze ancora aperte che si trascinano da tempo per dare risposte concrete ai dipendenti che con enormi sacrifici hanno risollevato le sorti aziendali di questa azienda storica del territorio tarantino.
Lavoratori del settore che già vengono retribuiti con stipendi miseri se confrontati alla enorme mole di responsabilità ricadente nella loro mansione, ad aggravare la situazione vi è non solo la situazione parco autobus, evidente alla cittadinanza tutta, ma la mancanza di riscontro a documenti sindacali prodotti per evidenziare situazioni che necessitano di risposte su richieste legittime e supportabili economicamente ma mai assunte nonostante le stesse garantirebbero un inizio di ristoro economico che manca ai dipendenti da anni, tra questi il riconoscimento di bonus governativi.”
La situazione si complica - spiega la nota - se si parla di sicurezza del servizio dove la FIT-CISL, unitamente a Filt Cgil, Uiltrasporti, Ugl e Sinai hanno portato la loro protesta presso il Palazzo del Governo a Taranto con un sit-in, il 14 giugno u.s. dichiarando le nostre preoccupazioni e chiedendo a S. E. il Prefetto di Taranto di convocare un urgente tavolo con le aziende del territorio tarantino affinché forniscano risposte concrete e reali ai dipendenti, non solo di Kyma Mobilità, costantemente in pericolo, in quanto esposti ai rischi di scellerati comportamenti di chi incapace di seguire le regole basilari del saper vivere in una società civile rende il trasporto pubblico locale poco fruibile, poco attrattivo e per niente sicuro allontanando sempre di più i cittadini dal suo utilizzo.”
La FIT-CISL chiede alla proprietà di Kyma Mobilità di dare un accelerata sull’immissione in circolazione dei nuovi autobus per ridurre una situazione di avarie persistente e continua che logora gli operatori di esercizio costantemente caricati di responsabilità aggiuntive su problematiche non di loro pertinenza scontrandosi giornalmente con i viaggiatori che a giusta ragione protestano per il continuo ripetersi di disservizi e mancati passaggi nell’orario previsto.
La segreteria territoriale della FIT-CISL chiede un urgente convocazione al Sindaco di Taranto per ristabilire le corrette relazioni sindacali e la risoluzione immediata delle innumerevoli problematiche affrontate e mai risolte per ristabilire un clima sereno e costruttivo per ridare slancio e concretezza ad un servizio di trasporto pubblico locale quanto mai necessario e urgente in un periodo storico di inflazione galoppante che pesa come un macigno sulla spesa corrente delle famiglie.
L’azienda - prosegue la nota - già nel corso dell’ultimo anno ha molto spesso tergiversato rimandando incontri e prendendo tempo per non si sa quale motivo, purtroppo adesso la Direzione aziendale è completamente ingessata, inerme a qualsivoglia evidenza di problematica posta all’attenzione.
Apprezziamo e facciamo i complimenti all’azienda Kyma Mobilità per la chiusura in attivo del bilancio 2023, ma pretendiamo rispetto e dialogo costante per la risoluzione di vertenze ancora aperte che si trascinano da tempo per dare risposte concrete ai dipendenti che con enormi sacrifici hanno risollevato le sorti aziendali di questa azienda storica del territorio tarantino.
Lavoratori del settore che già vengono retribuiti con stipendi miseri se confrontati alla enorme mole di responsabilità ricadente nella loro mansione, ad aggravare la situazione vi è non solo la situazione parco autobus, evidente alla cittadinanza tutta, ma la mancanza di riscontro a documenti sindacali prodotti per evidenziare situazioni che necessitano di risposte su richieste legittime e supportabili economicamente ma mai assunte nonostante le stesse garantirebbero un inizio di ristoro economico che manca ai dipendenti da anni, tra questi il riconoscimento di bonus governativi.”
La situazione si complica - spiega la nota - se si parla di sicurezza del servizio dove la FIT-CISL, unitamente a Filt Cgil, Uiltrasporti, Ugl e Sinai hanno portato la loro protesta presso il Palazzo del Governo a Taranto con un sit-in, il 14 giugno u.s. dichiarando le nostre preoccupazioni e chiedendo a S. E. il Prefetto di Taranto di convocare un urgente tavolo con le aziende del territorio tarantino affinché forniscano risposte concrete e reali ai dipendenti, non solo di Kyma Mobilità, costantemente in pericolo, in quanto esposti ai rischi di scellerati comportamenti di chi incapace di seguire le regole basilari del saper vivere in una società civile rende il trasporto pubblico locale poco fruibile, poco attrattivo e per niente sicuro allontanando sempre di più i cittadini dal suo utilizzo.”
La FIT-CISL chiede alla proprietà di Kyma Mobilità di dare un accelerata sull’immissione in circolazione dei nuovi autobus per ridurre una situazione di avarie persistente e continua che logora gli operatori di esercizio costantemente caricati di responsabilità aggiuntive su problematiche non di loro pertinenza scontrandosi giornalmente con i viaggiatori che a giusta ragione protestano per il continuo ripetersi di disservizi e mancati passaggi nell’orario previsto.
La segreteria territoriale della FIT-CISL chiede un urgente convocazione al Sindaco di Taranto per ristabilire le corrette relazioni sindacali e la risoluzione immediata delle innumerevoli problematiche affrontate e mai risolte per ristabilire un clima sereno e costruttivo per ridare slancio e concretezza ad un servizio di trasporto pubblico locale quanto mai necessario e urgente in un periodo storico di inflazione galoppante che pesa come un macigno sulla spesa corrente delle famiglie.