BARI - La Puglia è tra le 14 Regioni promosse dal Ministero della Salute nella sua valutazione relativa all'erogazione dei LEA, ovvero delle prestazioni sanitarie che le Regioni devono garantire gratuitamente o previo il pagamento del ticket, per l’anno 2021. In particolare la Puglia è, insieme ad Abruzzo e Basilicata, tra le tre sole regioni del Mezzogiorno a essere state promosse, o meglio a essere state valutate adempienti dal Ministero.
“Sette anni fa eravamo in fondo alla classifica e ora siamo più vicini alla vetta, ma abbiamo ancora tanto lavoro da fare”, ha detto l’assessore regionale alla Sanità Rocco Palese. “Questo riconoscimento, che viene dal Ministero ed è stato ribadito dalla Fondazione Gimbe, premia tutti gli sforzi fatti per qualificare e rendere più efficiente il Sistema Sanitario regionale in questi anni e garantire le cure essenziali nelle tre aree analizzate (prevenzione collettiva e sanità pubblica, assistenza distrettuale e assistenza ospedaliera). Sforzi importanti perché la Puglia, come tutte le Regioni del Sud, sconta un divario strutturale rispetto alle regioni del Nord aggravato dalla ripartizione del Fondo Sanitario Nazionale che penalizza il Sud. Abbiamo lavorato con meno fondi, con minori risorse umane e strumentali, e nonostante questo siamo riusciti a essere promossi. Dobbiamo dare atto del forte impegno e dei sacrifici dei medici e di tutti gli operatori sanitari per garantire ai pugliesi livelli essenziali di assistenza (LEA) in linea con le regioni del Nord e per questo non possiamo che essere fortemente riconoscenti. Questo risultato ci incoraggia a continuare sulla strada intrapresa – ha concluso l’assessore -, perché sembra essere quella giusta, e a fare sempre meglio. Lo dobbiamo ai cittadini pugliesi e agli stessi medici e operatori sanitari.”
Il direttore del Dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro evidenzia che “l'adempienza si è determinata su tutte le aree assistenziali: prevenzione, distrettuale e ospedaliera. Cresce significativamente l'assistenza ospedaliera, ma le azioni poste in essere in materia di screening e territoriale consentiranno alla Puglia di raggiungere buoni risultati anche in quei settori”.
“Sette anni fa eravamo in fondo alla classifica e ora siamo più vicini alla vetta, ma abbiamo ancora tanto lavoro da fare”, ha detto l’assessore regionale alla Sanità Rocco Palese. “Questo riconoscimento, che viene dal Ministero ed è stato ribadito dalla Fondazione Gimbe, premia tutti gli sforzi fatti per qualificare e rendere più efficiente il Sistema Sanitario regionale in questi anni e garantire le cure essenziali nelle tre aree analizzate (prevenzione collettiva e sanità pubblica, assistenza distrettuale e assistenza ospedaliera). Sforzi importanti perché la Puglia, come tutte le Regioni del Sud, sconta un divario strutturale rispetto alle regioni del Nord aggravato dalla ripartizione del Fondo Sanitario Nazionale che penalizza il Sud. Abbiamo lavorato con meno fondi, con minori risorse umane e strumentali, e nonostante questo siamo riusciti a essere promossi. Dobbiamo dare atto del forte impegno e dei sacrifici dei medici e di tutti gli operatori sanitari per garantire ai pugliesi livelli essenziali di assistenza (LEA) in linea con le regioni del Nord e per questo non possiamo che essere fortemente riconoscenti. Questo risultato ci incoraggia a continuare sulla strada intrapresa – ha concluso l’assessore -, perché sembra essere quella giusta, e a fare sempre meglio. Lo dobbiamo ai cittadini pugliesi e agli stessi medici e operatori sanitari.”
Il direttore del Dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro evidenzia che “l'adempienza si è determinata su tutte le aree assistenziali: prevenzione, distrettuale e ospedaliera. Cresce significativamente l'assistenza ospedaliera, ma le azioni poste in essere in materia di screening e territoriale consentiranno alla Puglia di raggiungere buoni risultati anche in quei settori”.