L’operazione di polizia giudiziaria ha avuto origine a seguito della violenta rissa che ha visto coinvolte numerose persone, con l’uso di armi da fuoco, la notte tra il 6 e il 7 aprile di quest’anno in Via Costantino Baroni a Milano, arteria stradale centrale del quartiere Gratosoglio, a confine con il Comune di Rozzano (MI).
In quella circostanza, il primo intervento della Polizia di Stato aveva consentito di constatare il ferimento grave di due soggetti, un albanese e un italiano. L’albanese, con evidenti ferite sul corpo, alla testa e al volto, è stato ricoverato d’urgenza presso l’ospedale Humanitas di Rozzano, in codice rosso, ed è stato sottoposto a più interventi chirurgici all’occhio sinistro con grave indebolimento permanente. L’italiano, invece, ha riportato contusioni multiple alla testa e al volto, nonché la perdita dei due denti incisivi superiori, con 15 giorni di prognosi.
La successiva ricostruzione del grave episodio delittuoso è stata il frutto di un’intensa e complessa attività d’indagine condotta dalla Squadra Mobile, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano, attraverso attività tecniche, analisi di numerosi filmati e acquisizione di dichiarazioni di persone informate sui fatti.
L’attività investigativa, attualmente nella fase delle indagini preliminari, ha consentito quindi di individuare in modo puntuale le fasi salienti della violenta rissa e di ricostruire l’intera dinamica ad essa sottesa. In particolare, l’azione delittuosa di Via Costantino Baroni è stata la fase terminale di uno scontro, iniziato poche ore prima nel Comune di Rozzano, tra bande di strada per il controllo del territorio nell’area della periferia milanese, tra il quartiere Gratosoglio e lo stesso Comune di Rozzano.
Secondo le emergenze investigative, alla violenta rissa avrebbero partecipato numerose persone, appartenenti alle due diverse fazioni, ed è stata caratterizzata, oltre che da calci e pugni, dall’uso di un machete, con il quale è stato colpito all’occhio uno dei corrissanti, e dall’esplosione di alcuni colpi d’arma da fuoco.
Nel corso dell’esecuzione della misura cautelare sono state eseguite numerose perquisizioni a carico degli indagati nel quartiere Gratosoglio e nel Comune di Rozzano.