BARI - Vito Lorusso, il primario dell'Oncologico di Bari che è stato arrestato mercoledì per aver ricevuto 200 euro da un paziente, è stato rilasciato dal carcere e posto agli arresti domiciliari. Il giudice per le indagini preliminari ha ritenuto che questa misura fosse sufficiente nonostante le accuse della Procura di numerosi episodi di concussione e peculato, che avevano richiesto la custodia cautelare in carcere.
Lorusso, che nel frattempo aveva presentato una domanda di pensionamento per evitare la misura cautelare, sconterà gli arresti domiciliari nella sua abitazione. È stato contestato anche il reato di peculato ai danni dell'Irccs, poiché il primario avrebbe ricevuto denaro senza informare l'Oncologico.
Durante l'udienza di convalida dell'arresto, la difesa di Lorusso, che nel frattempo è stato sospeso dal suo incarico presso l'Oncologico, ha focalizzato la sua attenzione sull'episodio che ha portato all'arresto in flagranza, chiedendo l'annullamento dell'arresto stesso. Il primario si è difeso affermando che i 200 euro erano un regalo da parte di un paziente con cui aveva instaurato una relazione di amicizia nel frattempo.
Lorusso, che nel frattempo aveva presentato una domanda di pensionamento per evitare la misura cautelare, sconterà gli arresti domiciliari nella sua abitazione. È stato contestato anche il reato di peculato ai danni dell'Irccs, poiché il primario avrebbe ricevuto denaro senza informare l'Oncologico.
Durante l'udienza di convalida dell'arresto, la difesa di Lorusso, che nel frattempo è stato sospeso dal suo incarico presso l'Oncologico, ha focalizzato la sua attenzione sull'episodio che ha portato all'arresto in flagranza, chiedendo l'annullamento dell'arresto stesso. Il primario si è difeso affermando che i 200 euro erano un regalo da parte di un paziente con cui aveva instaurato una relazione di amicizia nel frattempo.