BARI - Il processo relativo alla morte degli otto ex lavoratori dello stabilimento Ansaldo Caldaie di Gioia del Colle, specializzata nella produzione di generatori di vapore e ricerca sulla combustione, si è concluso con l'assoluzione degli ex dirigenti dell'azienda. Tra gli assolti figurano Lorenzo Cenzato, ex amministratore; Aldo Giuseppe Migliorino, Enzo Iaunuario, Renato Giulio Conti e Ferruccio Bressani, ex presidenti del Consiglio di amministrazione; Africano Vigo, responsabile dello stabilimento di Gioia; Claudio Paci e Giovanni Castrignanò, medici competenti dello stabilimento; Orazio Antonio Masi, responsabile del Servizio di prevenzione.
Il giudice ha stabilito che non vi siano prove sufficienti per i reati di omicidio colposo e lesioni, mentre l'eventuale reato di disastro colposo è ormai prescritto. La Procura aveva richiesto condanne fino a 6 anni e 6 mesi, collegando le morti all'esposizione dei lavoratori alle polveri di amianto, che avrebbero causato tumori e malattie respiratorie. Secondo l'accusa, le norme sulla gestione delle polveri e dei materiali contenenti amianto utilizzati nello stabilimento erano state violate.
Durante il processo, l'azienda ha risarcito tutte le famiglie delle vittime, che successivamente hanno ritirato le loro costituzioni di parte civile.
Il giudice ha stabilito che non vi siano prove sufficienti per i reati di omicidio colposo e lesioni, mentre l'eventuale reato di disastro colposo è ormai prescritto. La Procura aveva richiesto condanne fino a 6 anni e 6 mesi, collegando le morti all'esposizione dei lavoratori alle polveri di amianto, che avrebbero causato tumori e malattie respiratorie. Secondo l'accusa, le norme sulla gestione delle polveri e dei materiali contenenti amianto utilizzati nello stabilimento erano state violate.
Durante il processo, l'azienda ha risarcito tutte le famiglie delle vittime, che successivamente hanno ritirato le loro costituzioni di parte civile.